ITP costretti sul sostegno o finalmente valorizzati ne La Buona Scuola?

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Anna Rita Allegrini, Coordinamento ITP Gilda – La questione degli ITP, gli insegnanti di laboratorio che non esistono nel rapporto La Buona Scuola: le nostre proposte votate nella sezione dedicata ai Laboratori saranno ascoltate? A due settimane dalla chiusura della consultazione La Buona Scuola presento un bilancio della nostra partecipazione all’iniziativa.

Anna Rita Allegrini, Coordinamento ITP Gilda – La questione degli ITP, gli insegnanti di laboratorio che non esistono nel rapporto La Buona Scuola: le nostre proposte votate nella sezione dedicata ai Laboratori saranno ascoltate? A due settimane dalla chiusura della consultazione La Buona Scuola presento un bilancio della nostra partecipazione all’iniziativa.

La decisione di inviare le proposte è stata presa malgrado il generale scetticismo sulla consultazione, in sintesi non si è voluto fornire al Ministro un alibi per continuare ad ignorare le nostre richieste.

Grandi perplessità nascevano anche dalla mancanza di garanzia di autenticità del voto (opportunamente segnalata ai responsabili della piattaforma di consultazione, senza ancora aver ottenuto una risposta ).

Ecco i principali dubbi

Vista le importanti finalità della consultazione:
come mai non è stata inserita una procedura di autenticazione degli utenti registrati con controllo della correttezza dell'indirizzo e-mail inserito?
come è possibile che non sia stato previsto il controllo della volontà di votare da parte del titolare di una casella di posta? (In pratica ho constatato che si poteva tranquillamente “barare” sul voto)

Il Coordinamento ha scelto comunque di partecipare e devo dire che la scelta è stata opportuna, la proposta sulla quale abbiamo puntato maggiormente -Ripristino delle ore di laboratorio- si è posizionata terza tra le più popolari e le altre due proposte si sono classificate al quinto e sesto posto tra le più votate  Vedere Elenco proposte più popolari

Il documento “Attenzione stanno scippando le attività di laboratorio nella scuola pubblica per privatizzarle!” è inserito tra le posizioni delle organizzazioni della Buona Scuola a nome del Coordinamento ITP Gilda. Si può scaricare il pdf al link: https://labuonascuola.gov.it/area/a/24141/

Il documento è catalogato tra le proposte delle “Rappresentanze di categoria”.

E ora cosa accadrà? Noi ci aspettiamo e a questo punto, anzi, ci sembra anche dovuto, che le nostre riflessioni siano prese in considerazione e non continuino a cadere nel vuoto o meglio apprezzate sì, ma senza dar seguito a provvedimenti concreti.

Non è più possibile continuare ad essere ignorati, oppure gettati nel calderone delle riconversioni sul sostegno, non vorrei che l'unica soluzione che ci sarà prospettata sarà quella di abbandonare tutto quel bagaglio di esperienza accumulato nel corso di oltre vent'anni di insegnamento, che si è rivelato molto utile per la formazione dei nostri studenti, per andare a svolgere un'attività così delicata come il sostegno che non abbiamo mai scelto di insegnare, ma che molti di noi hanno già dovuto scegliere perché sembra sia l’unica possibilità per evitare l'esclusione dall'insegnamento.

La richiesta di ascoltare le nostre opinioni è stata in questi giorni presentata:

a numerosi senatori componenti della Commissione 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali);
a numerosi deputati della VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) il cui Presidente è Giancarlo Galan (è vero vi assicuro!);
ad esponenti politici dei diversi partiti della Maggioranza e dell’Opposizione.
Abbiamo inoltre chiesto, già da molto tempo, l’incontro di una nostra delegazione con i dirigenti del MIUR.

Ad oggi ancora non sono pervenute risposte concrete, solo promesse e offerte di disponibilità. Questa situazione ci esaspera, se non si interviene subito, rischiamo di affrontare il prossimo anno scolastico con le stesse difficoltà che stanno caratterizzando questo anno scolastico.

Come più volte affermato non chiediamo di stravolgere gli ordinamenti degli Istituti Tecnici e Professionali, sarebbe sufficiente sedersi ad un tavolo per constatare quante anomalie ci sono dietro alla definizione dei quadri orario per gli insegnamenti di laboratorio.

Esiste davvero la volontà di potenziare IMMEDIATAMENTE LE ATTIVITÀ DI LABORATORIO, senza costi onerosi per l’Amministrazione, oppure dobbiamo continuare a vedere attivare convenzione e progetti che richiedono finanziamenti ad enti esterni?

Fateci sapere qualcosa, noi non siamo disposti ad aspettare ancora a lungo!

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