Inizio anno scolastico: per gli studenti stress e flash mob

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Riapertura delle scuole può essere stressante per alcuni studenti, per altri motivo per esprimere il proprio dissenso alle Linee Guida della Buona Scuola, proprio nel giorno in cui avrà inizio la consultazione.

Riapertura delle scuole può essere stressante per alcuni studenti, per altri motivo per esprimere il proprio dissenso alle Linee Guida della Buona Scuola, proprio nel giorno in cui avrà inizio la consultazione.

A soffrire di più lo stress potrebbero essere gli studenti più giovani, del primo ciclo di istruzione. Skuola.net ha chiesto il parere al prof. Pietro Ferrara, pediatra e docente di pediatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università Campus Bio-Medico di Roma. “E’ evidente che ogni stacco, ogni cambiamento possa comportare una dose di stress nel bambino o nel ragazzo. Accade anche negli adulti che, rientrando al lavoro, avvertono maggiore affaticabilità, minore concentrazione fino addirittura ad una certa stanchezza fisica. Quindi lo stesso processo avviene nei ragazzi ma non dobbiamo medicalizzarlo eccessivamente: tutti devono saper riapprocciare alla scuola , gestendo quella dose di ansia naturale e comunque transitoria. Nella maggior parte dei casi infatti – continua il pediatra- l’ansia svanisce dopo il primo giorno di scuola quando si affronta la “prova” tanto temuta. Se poi, nei 3 mesi di vacanza non si è fatto nulla, neanche i compiti, l’ansia cresce. Non solo per la paura di farsi trovare impreparati dal prof ma anche perché ci si è tenuti lontani dalla scuola per molto tempo ed ora bisogna rientrarci in contatto. "

Eppure lo stesso portale Skuola.net qualche giorno fa aveva diffuso i dati di una ricerca sui compiti a casa, dalla quale è emerso che 1 docente su 2 non controlla i compiti assegnati per casa.  Forte di ciò, uno studente su 4 non ha aperto i libri, 1 su 3 ha copiato dal web e l’8% s’è fatto aiutare dai genitori.

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In ogni caso le due ricerche non rivelano la fascia di età, per cui rendono un’immagine poco analitica.

In ogni caso sicuramente condivisibile l’affermazione del dott. Ferrara " Altra cosa quando ci si trova di fronte a vecchi traumi: quando il ragazzo ha vissuto situazioni spiacevoli durante il precedente anno scolastico e quindi ora teme il rientro. Questi casi, comunque, vanno trattati separatamente e non rientrano nella comune ansia del ritorno a scuola”

In alcune province poi gli studenti si mobiliteranno già da lunedì con flah mob contro le novità introdotte nelle Linee Guida della Buona Scuola, che comunque i ragazzi avranno modo di studiare, analizzare e commentare (perchè no, anche insieme agli insegnanti), nelle assemblee studentesche.

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