Le indicazioni del Ministro Profumo al nuovo Ministro Carrozza: taglio delle superiori, edilizia, valutazione e innovazione

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red – Prima di imballare gli scatolini, l’uscente Ministro Profumo ha lasciato in eredità alcuni obiettivi per il prossimo esecutivo. Vediamo quali sono e quali saranno accolti dal neo Ministro.

red – Prima di imballare gli scatolini, l’uscente Ministro Profumo ha lasciato in eredità alcuni obiettivi per il prossimo esecutivo. Vediamo quali sono e quali saranno accolti dal neo Ministro.

Partiamo da quegli obiettivi che sembrano essere già stati sposati dalla Carrozza.

Intanto, l’innovazione.

Il neo Ministro, in campagna elettorale, ha espresso la necessità di una scuola che si adegui alle nuova modalità di apprendimento dei "navitivi digitali". Obiettivo caldeggiato dal Ministro uscente nelle linee di indirizzo 2013, promuovendo l"’innovazione digitale rendendo l’offerta educativa coerente con l’evoluzione in senso digitale di tutti gli altri settori della società".

Altro punto di convergenza riguarda l‘edilizia

Il neo Ministro ha già detto di voler dare priorità a questo settore. Stessa lunghezza d’onda Profumo che auspica "interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici con assenza di prerequisiti minimi secondo nuovi standard energetici ed  interventi straordinari". Ed anche la promozione di "edifici scolastici in un’ottica completamente rinnovata rendendo le scuole stesse un laboratorio interattivo per la partecipazione alla società della comunicazione". Ed in tal senso vanno le linee guida emante da Profumo relativaente ad una edilizia scolastica maggiormente "al passo con l’innovazione digitale".

Sulla questione valutazione le posizioni dei due Ministro, invece, divergono.

La valutazione, infatti, è diventata oggetto di scontro tra il Ministro uscente ed il Partito Democratico.

Abbiamo, infatti, assistito, da parte del Governo Monti, ad un vero e proprio tour de force per l’approvazione del regolamento che istituiva un sistema di valutazione basato sulle, ormai famose, tre punte: Invalsi, Indire e Corpo ispettivo.

Sistema fortemente criticato dal Partito Democratico, che ne aveva fatto un punto di forza del suo programma. La stessa Puglis, responsabile scuola del PD, aveva rilasciato ad OS.it una dichiarazione nella quale auspicava un passo indietro di Profumo e avanzava l’ipotesi di un sistema di valutazione "soltanto una punta, con un unico istituto nazionale per la valutazione e la ricerca educativa che possa occuparsi della diffusione delle "buone pratiche didattiche". "Bisogna mettere fine al dualismo tra Indire e Invalsi. – ha affermato la Puglisi in una intervista rilasciata ad orizzontescuola.it – Serve appunto un sistema di valutazione unico del sistema scolastico (e non del docente), slegato dall’Invalsi che è ormai diventato un ‘testificio’."

Dobbiamo, dunque, aspettarci una rivisitazione del sistema di valutazione appena varato da Profumo?

Altra questione di potenziale divergenza riguarda il taglio di un anno del corso di studi

Una questione, anch’essa, affrontata durante la campagna elettorale. Infatti, una commissione voluta da Profumo elaborava una triplice ipotesi che accorci il percorso di studi di un anno, permettendo di conseguire il diploma a 18 anni. Ipotesi osteggiata, in campagna elettorale, dal Partito Democratico poiché si tradurrebbe in nuovi tagli e nuova gestine di docenti soprannumerari.

Vedremo, adesso, quali saranno i primi provvedimenti sui quali punterà il neo Ministro.

Il neo Ministro, il reclutamento, l’edilizia, scuola-lavoro, il ruolo del Ministero. Prima la scuola pubblica. E poi? Di’ la tua!

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