Indennità di disoccupazione Naspi. INPS: per la scuola pagate meno della metà delle domande

Di Lalla
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Dopo le polemiche di questi giorni sui ritardi con cui l'indennità di disoccupazione viene erogata, l'INPS è intervenuto con un comunicato ufficiale, poco rassicurante sui tempi. 

Dopo le polemiche di questi giorni sui ritardi con cui l'indennità di disoccupazione viene erogata, l'INPS è intervenuto con un comunicato ufficiale, poco rassicurante sui tempi. 

L'INPS precisa che, in totale, ogni giorno vengono lavorate in media 7.056 domande. Con particolare riferimento al settore scuola, da fine giugno al 27 agosto sono pervenute 115.834 domande e ne sono state definite e pagate 53.957.

L'INPS giustifica ancora una volta il ritardo con l'introduzione della nuova prestazione – istituita dall'art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22 in sostituzione delle precedenti indennità ASpI e mini ASpI. Ciò ha richiesto da parte dell'Istituto la soluzione di problemi applicativi attraverso implementazioni procedurali molto articolate, a causa delle complessità operative dovute alla gestione del nuovo calcolo.

In conseguenza di ciò, la procedura di istruttoria e pagamento delle domande è stata rilasciata il 15 luglio 2015, con la necessità di gestire le domande di disoccupazione intanto pervenute a partire dal 1° maggio 2015, data di entrata in vigore della nuova prestazione (si ricorda che dal 1° maggio è stato possibile inoltrare all'INPS la relativa domanda utilizzando i consueti canali telematici)

In ogni caso, più della metà dei precari della scuola, non ha ancora ricevuto il pagamento. A poco forse potranno servire anche gli interventi in Parlamento, dal momento che da parte dell'Istituto c'è tutta la disponibilità a liquidare quanto spettante, ma nei tempi necesari per l'espletamento delle pratiche.

In ogni caso l'INPS non ha indicato i termini ultimi per il completamento dell'operazione. 

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