Impiego dei docenti assunti in fase C: è una sfida per le scuole. Non limitiamoci alle supplenze

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L'impiego dei docenti, assunti con l'ultima fase del piano straordinario di immissioni in ruolo, previsto dalla legge n. 107/2015, potrebbe configurarsi, in questa fase transitoria, come una sfida per le Istituzioni scolastiche che dovranno mostrare ciascuna le proprie competenze organizzative e gestionali volte all’ampliamento dell’offerta formativa. 

L'impiego dei docenti, assunti con l'ultima fase del piano straordinario di immissioni in ruolo, previsto dalla legge n. 107/2015, potrebbe configurarsi, in questa fase transitoria, come una sfida per le Istituzioni scolastiche che dovranno mostrare ciascuna le proprie competenze organizzative e gestionali volte all’ampliamento dell’offerta formativa. 

In questi giorni, oltre al comunicato dell’USB Scuola Sicilia (riportato nell’articolo “Cosa fanno i docenti assunti nel potenziamento? News da Palermo: supplenze, nessun orario stabilito, docenti secondaria utilizzati alla primaria con orario dell'ordine di scuola inferiore” ), vi sono state segnalazioni da parte di alcuni docenti, cui sono stati attribuiti esclusivamente compiti di supplenza o cui è stato detto che, non avendo richiesto la classe di concorso del docente medesimo (cosa vera a metà, in quanto le scuole hanno indicato aree e non classi di concorso per il potenziamento) non hanno cosa fargli fare, eccetto la sostituzione dei colleghi temporaneamente assenti.

Premettiamo che è ancora troppo presto per giudicare l'utilizzo che le Istituzioni scolastiche faranno, almeno per quest'anno scolastico, dei docenti del potenziamento, ma è altrettanto vero che se l'orientamento è quello percepito in questi primi giorni, è certamente errato e contro lo spirito della legge. 

I docenti del potenziamento hanno dei compiti ben precisi definiti dall'art. 1 comma  95 della legge n.107/2015:  essi sono destinati ai fini previsti dall’art. 1 commi 7 e 85 della stessa legge, ovvero alle attività di potenziamento e alla copertura delle supplenze sino a 10 giorni tenuto conto del perseguimento degli obiettivi di cui al comma 7 (dove sono esplicitate le competenze da potenziare). 

Abbiamo evidenziato,  nell'articolo "Docenti assunti in fase C: quali compiti? quali attività?", che le attività di potenziamento saranno definite nel PTOF da presentare a Gennaio e che entrerà in vigore nell’anno scolastico 2016/17, ma ciò non può essere una giustificazione per trattare i docenti del potenziamento alla stregua di “professionisti della supplenza”, cui impartire l'orario di servizio giornalmente a seconda delle assenze quotidiane, e per disattendere la ratio della legge. 

È proprio in una situazione transitoria come attuale, che deve entrare in gioco la capacità organizzativa dei dirigenti scolastici e dei collegi dei docenti, cui non mancano (ne siamo sicuri) competenze ed esperienza per un impiego efficiente dei neo immessi in fase C.

Si potrebbero individuare, già da adesso, in ciascuna istituzione scolastica i principali e più urgenti bisogni formativi degli allievi e progettare correlate attività (di recupero, potenziamento, attività informatiche, attività d’orientamento, attività sportive, musicali e artistiche, attività attinenti alla legalità…), da far svolgere ai docenti neo assunti,  già a partire dal rientro dalle vacanze di Natale e, nel frattempo, coinvolgere gli stessi nelle fasi della progettazione. 

In tal modo, non si svilirebbe la figura dei docenti del potenziamento e li si impiegherebbe in maniera utile ed efficiente, dimostrando contemporaneamente professionalità e competenza organizzativa e gestionale delle istituzioni scolastiche autonome. 

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