Immissioni in ruolo 2014/2015: per Scrima bene ma si deve fare di più

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di Patrizia Del Pitio – Le imminenti immissioni in ruolo che porteranno l’assunzione di 33.380 unità di personale tra insegnanti, docenti di sostegno e personale Ata solo per l’anno scolastico 2014/2015, sono una risposta molto importante alle richieste che i sindacati della scuola stavano avanzando da tempo per la regolarizzazione dei precari.

di Patrizia Del Pitio – Le imminenti immissioni in ruolo che porteranno l’assunzione di 33.380 unità di personale tra insegnanti, docenti di sostegno e personale Ata solo per l’anno scolastico 2014/2015, sono una risposta molto importante alle richieste che i sindacati della scuola stavano avanzando da tempo per la regolarizzazione dei precari.

L’annuncio delle assunzioni dovrebbe arrivare con l’incombente autorizzazione da parte del MEF, anche perché i tempi per gestire tutte le operazioni inerenti le immissioni in ruolo si stavano facendo davvero troppo stretti, al punto che altri ritardi avrebbero potuto mettere a rischio l’avvio del nuovo anno scolastico in modo regolare.




Le immissioni in ruolo, anche se vanno viste assolutamente come un fatto positivo, vanno considerate comunque come una risorsa che va a coprire soltanto il 65% dei posti vacanti che sono al momento 51.693 e che verranno, secondo il decreto 104, coperti con il piano triennale che prevede altre assunzioni anche nel 2015 e nel 2016 con ulteriori immissioni in ruolo.

Il Piano triennale rischia, però, di non essere realizzato perché il MEF chiede in cambio di rimpastare il trattamento economico del personale della scuola, rimandando ancora lo scatto di stipendio che si attende ormai da tempo, una proposta che le sigle sindacali, fa notare Francesco Scrima della Cisl Scuola, non sono disposte ad accettare, poiché dal 2011 le retribuzioni dei docenti sono rimaste bloccate a livelli inaccettabili.

Se a questo punto il piano triennale fosse rinviato o sospeso per volere del governo, sarebbe lo stesso esecutivo ad assumersi la responsabilità del non dare un seguito al processo di stabilizzazione del personale precario della scuola.

vedi anche

Immissioni in ruolo. 33.380 autorizzate: 28.781 docenti (15.439 posto comune e 13.342 sostegno), 4.599 di personale ATA

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