Graduatorie di istituto: rinuncia ad una supplenza. Quando non si applicano le sanzioni

Di Lalla
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Rifiutare una proposta di supplenza dalle graduatorie di istituto: quali conseguenze e quando si possono evitare.

Rifiutare una proposta di supplenza dalle graduatorie di istituto: quali conseguenze e quando si possono evitare.

La rinuncia ad una proposta contrattuale o alla sua proroga o conferma ripetuta per due volte nella medesima scuola comporta, esclusivamente per gli aspiranti totalmente inoccupati al momento dell’offerta di supplenza, la collocazione in coda alla relativa graduatoria di terza fascia, se le cause della rinuncia non sono opportunamente giustificate e motivate.

Leggi i particolari nella guida di Paolo Pizzo Supplenze da graduatorie ad esaurimento e di istituto: rinuncia, assenza, abbandono servizio. Le sanzioni

2. I CASI IN CUI NON SI APPLICANO LE SANZIONI

Il comma 4 dello stesso articolo chiarisce che tutte le sanzioni sopradescritte non si applicano o vengono revocate ove i previsti comportamenti sanzionabili siano dovuti a giustificati motivi suffragati da obiettiva documentazione da far pervenire alla scuola.

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Il caso più comune è sicuramente quello di rinuncia per malattia, dietro invio di certificato medico, o di altri particolari assenze di cui si possa fornire idonea documentazione.

Dal momento però che non vi è un elenco di quali possano essere i motivi e lo stesso decreto 131/2007 si limita a dire “giustificati motivi suffragati da obiettiva documentazione”, non si escludono comportamenti difformi da parte delle scuole su eventuali altri motivi, che non siano quindi quelli riconducibili a stati di malattia, anche se “giustificati” e “motivati”.

N. B. La rinuncia a supplenze conferite da graduatorie di isituto del triennio 2011/14 non hanno effetti sulle nuove graduatorie 2014/17. 

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