Graduatorie di istituto: abilitati TFA al Miur. Aggiornamento a maggio, ancora nessuna soluzione per i punteggi, impossibile accontentare tutti

Di Lalla
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inviato dal Prof. Edoardo Ricci – Una delegazione di docenti abilitati con TFA è stata ricevuta a colloquio, durante la manifestazione di giovedì 17 aprile, dal Capo di Gabinetto dott. Fusacchia e dalla dott.ssa Montesarchio. La rappresentanza tieffina ha avuto modo di illustrare, in questa sede, il dossier con le proposte atte a valorizzare il titolo di abilitazione conseguito con merito.

inviato dal Prof. Edoardo Ricci – Una delegazione di docenti abilitati con TFA è stata ricevuta a colloquio, durante la manifestazione di giovedì 17 aprile, dal Capo di Gabinetto dott. Fusacchia e dalla dott.ssa Montesarchio. La rappresentanza tieffina ha avuto modo di illustrare, in questa sede, il dossier con le proposte atte a valorizzare il titolo di abilitazione conseguito con merito.

Sono state presentate all’attenzione degli interlocutori istituzionali le seguenti questioni:

a) La distinzione di punteggio tra TFA e PAS da ottenere tramite la valorizzazione della discriminante oggettiva che rende differenti i due percorsi, ossia la presenza di una triplice prova selettiva in ingresso, da quantificare in almeno 24 punti a favore dei percorsi ordinari basati sul fabbisogno. E’ stata presentata, a tal fine, una bozza di tabella di valutazione dei titoli per l’aggiornamento imminente della seconda fascia delle graduatorie di istituto;

b) l’illegittimità dell’inserimento con riserva dei PAS, da sciogliere a conseguimento del titolo, nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, non essendo contemplata dal Regolamento delle supplenze (D.M. 131/07). E’ stato fatto presente altresì che una tale disposizione necessiterebbe di una modifica al suddetto regolamento, che impedirebbe l’aggiornamento delle stesse previsto per maggio e inficerebbe la possibilità di assicurare finalmente la copertura dei posti vacanti fin dall’inizio dell’anno scolastico venturo, garantendo così la continuità didattica;

c) la necessità di superare il limite della scelta di venti scuole, incrociando le graduatorie di seconda fascia degli istituti su base provinciale, in modo da assicurare il conferimento degli incarichi annuali e delle supplenze su organico di fatto a personale abilitato;

d) l’affermazione del diritto degli abilitati TFA al doppio canale di reclutamento, previo inserimento nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento e l’indizione di un nuovo concorso a cattedra, nel rispetto della Legge 124/99. E’ stato sottolineato, a proposito, come l’inserimento dei docenti abilitati con TFA e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria entro l’a.a. 2012-13 nella quarta fascia delle Graduatorie ad esaurimento, rispettando la chiusura di queste ultime, avrebbe il merito di rispettare il principio di priorità temporale tra i titoli di abilitazione all’insegnamento, in attesa di una nuova riforma del reclutamento che dovrà interessare esclusivamente i futuri abilitati, tramite l’istituzione regime le lauree magistrali abilitanti con tirocinio formativo previste dal DM 249/10.

e) I casi particolari dei vincitori di più classi di concorso e degli idonei al primo ciclo TFA e la paradossale condizione dei futuri abilitati del TFA sostegno, che rischiano di non poter fruire del titolo di specializzazione fino al rinnovo delle graduatorie del 2017.

La componente ministeriale ha rassicurato i tieffini che l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto avverrà nel mese di maggio e che entro fine aprile porterà a conoscenza le scelte operate in merito alla questione della differente valutazione dei titoli di abilitazione TFA e PAS.

La dott.ssa Montesarchio ha poi informato i delegati del respingimento da parte Consiglio di Stato del decreto di modifica del DM 249/10, che avrebbe dovuto valorizzare il titolo di abilitazione in terza fascia, poiché non aveva seguito l’iter procedurale completo presso gli organi consultivi.

Il dott. Fusacchia ha sottolineato, invece, come la volontà del Ministro sia quella di fare ordine nella complessa stratigrafia normativa che ha creato diverse categorie di abilitati e di compiere una riforma del reclutamento organica nel medio periodo.

La posizione assunta dalla rappresentanza ministeriale è stata quella di un’apertura all’ascolto delle istanze dei docenti abilitati con TFA, e di disponibilità al dialogo sulle problematiche li riguardano, senza tuttavia sbilanciarsi sulle soluzioni che la politica ministeriale intenderà adottare per conciliare gli interessi contrastanti in gioco tra i vari profili di abilitati e che, comunque sia, per loro stessa ammissione, finiranno certamente per scontentare una delle parti.

Se chiaro è parso il riconoscimento del valore del percorso formativo TFA e vivo l’interesse nei confronti delle soluzioni prospettate, non è stata tuttavia fornita alcuna risposta sulle soluzioni che il Ministro intenderà
adottare per sanare le ingiustizie subite da un anno a questa parte dai tieffini, con la precisa ed esplicitata volontà di non formulare promesse e prospettive difficilmente realizzabili.

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