Graduatorie ad esaurimento: perchè non sono ancora vuote dopo 8 anni? Fioroni: troppe deroghe

Di Lalla
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Fioroni parla a IlSole24Ore delle graduatorie ad esaurimento, di quelle che il suo Ministero durante il Governo Prodi trasformò in liste da esaurire con un piano triennale di immissioni in ruolo. Vive e vegete dopo 8 anni da quell’intervento. Perchè? Per l’ex Ministro troppe deroghe.

Fioroni parla a IlSole24Ore delle graduatorie ad esaurimento, di quelle che il suo Ministero durante il Governo Prodi trasformò in liste da esaurire con un piano triennale di immissioni in ruolo. Vive e vegete dopo 8 anni da quell’intervento. Perchè? Per l’ex Ministro troppe deroghe.

L’ex Ministro Fioroni è perentorio nella sua affermazione " Dal 2008 in poi abbiamo assistito a un’infinità di interventi e deroghe che hanno riaperto le graduatorie su molti fronti. Sono stati ammessi docenti in coda, a pettine, nuovi abilitati nelle diverse modalità. Relegando quindi le graduatorie a mere liste di attesa per l’assunzione quando invece avrebbero dovuto rappresentare, così come erano nate circa 15 anni fa, una svolta nella selezione dei docenti. Sarebbero dovute essere cristallizzate fotografando tutti i diritti acquisiti dagli iscritti fino al 31 dicembre 2006. Ma così non è stato, purtroppo. Avremmo potuto risolvere l’annoso problema delle graduatorie in 3 anni, con la piena copertura economica."

Una presa di posizione che fa un po’ sorridere: se le cose stessero veramente così, a distanza di 8 anni dalla trasformazione delle graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento, in lista d’attesa dovrebbero esserci solo gli insegnanti inseriti con deroghe, votate dal Parlamento. Un numero esiguo, se proprio vogliamo fare i conti della serva.

Nessun accenno invece al piano Gelmini, che ha stravolto la fisionomia della scuola intervenendo in maniera massiccia sugli organici, determinando sovrannumero fra i docenti di ruolo, nè alla riforma Fornero. Due uragani che a nostro parere pesano molto di più rispetto all’ingresso di nuovi abilitati rispetto al numero di iscritti in graduatoria al 31 dicembre 2006.

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Futura formazione dei docenti

La domanda del Sole24Ore

"Qual è la corretta formazione per un insegnante?
Innanzitutto la laurea breve e poi la specialistica a numero chiuso che, nell’ultimo semestre, porti nelle scuole gli aspiranti insegnanti per una vera formazione sul campo. Conclusi gli studi, si otterrebbe l’ammissione al concorso. Una volta superato il docente potrebbe fare il praticantato nella scuola. In questo modo eviteremmo l’estenuante attesa in graduatoria per anni. Il ruolo degli insegnanti deve essere valorizzato "

Un’idea che ben si sposa con le linee Guida della Buona Scuola Linee guida Renzi. Dopo 2016 assunzioni solo da concorso e per abilitati. Come sarà il 3 + 2?

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