Graduatorie ad esaurimento: a Lucca controllo a tappeto dei punteggi, ed esposto in procura

Di Lalla
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Lucca è stata una delle province protagoniste dell'aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento 2014/17. Una provincia "buona" per ruoli e supplenze, con circa 200 trasferimenti da altre province. Adesso i controlli sui punteggi – richiesti dagli insegnanti scavalcati – sembrano aver messo in luce diverse incongruenze.

Lucca è stata una delle province protagoniste dell'aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento 2014/17. Una provincia "buona" per ruoli e supplenze, con circa 200 trasferimenti da altre province. Adesso i controlli sui punteggi – richiesti dagli insegnanti scavalcati – sembrano aver messo in luce diverse incongruenze.

Lucca "presa d'assalto" per l'aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento. Eravamo stati i primi a segnalarlo a giugno Graduatorie ad esaurimento. Primo dato ufficioso arriva da Lucca e parla di trasferimenti dal sud. Un copione previsto

Ma gli alti punteggi dei nuovi arrivati non hanno convinto chi si è visto scavalcare, perdendo possibilità di ruolo e in alcuni casi anche supplenze. Richiesti immediatamente gli accessi agli atti e i controlli sui punteggi. E infatti l'Ufficio Scolastico di Lucca, aveva sorteggiato 60 docenti per i quali verificare titoli e servizi. Titoli e servizi che avrebbero già dovuto essere verificati anche dall'Ufficio Scolastico di partenza, secondo un sistema che – ci avevano fatto credere – avrebbe dovuto essere rigoroso, proprio per evitare queste situazioni. Graduatorie ad esaurimento: chi ha paura del controllo dei punteggi?

Dopo mesi di lavoro, in questi giorni, l'esposto alla procura.

Secondo quanto riportato da Il Tirreno, sarebbero almeno un'ottantina le incongruenze risultanti dalle autocertificazioni presentate all'atto dell'aggiornamento delle graduatorie su un totale di circa 439 nuovi arrivi (suddivisi tra diverse classi di concorso, ma in particolare per la graduatoria della scuola di infanzia).

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In alcuni casi si tratta di titoli certificati in una sezione del modulo elettronico non corretta, che porta a punteggi maggiori: come corsi di mediazione fatti passare per dottorati di ricerca; titoli fatti valere più volte;servizio nella scuola senza titolo di accesso; diplomi indicati come titoli che danno accesso all'insegnamento; titoli di preferenza non corretti, come l'invalidità civile di un parente fatta passare come invalidità di servizio.

"Non siamo volutamente scesi nei casi specifici – spiegano gli avvocati avvocati Marzia Riccomi e Ida Antonacci che hanno assunto la difesa degli insegnanti precari lucchesi – abbiamo rilevato nell'esposto una leggerezza diffusa nella presentazione delle dichiarazioni per le candidature che alla fine altro non sono che delle autocertificazioni. Sono stati dichiarati titoli che spesso non hanno trovato riscontro. Ma c'è da aggiunge anche che, secondo quanto rilevato, ci sembra che ci sia anche una carenza strutturale dei controlli, che potrebbero evitare situazioni di disparità. L'obiettivo di questo esposto, non è punitivo".

Si punta il dito cioè contro l'assenza di controlli serrati per verificare i requisiti. E non è da escludere che si vada anche verso il danno erariale. In ogni caso bisognerà attendere l'esito accurato di tutti gli accertamenti. 

Nel frattempo proseguono però le operazioni di immissioni in ruolo. L'ultima convocazione è di ieri 30 gennaio 

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