Fine anno nuovo concorso a cattedra. In futuro 3+2 e chi non vince il concorso cambia mestiere

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GildaTv intervista l’On. Malpezzi, membro della VII Commissione cultura alla Camera, sul 3+2 proposto dal Partito Democratico per la formazione degli insegnanti. Se non si vince il concorso si cambia mestire

GildaTv intervista l’On. Malpezzi, membro della VII Commissione cultura alla Camera, sul 3+2 proposto dal Partito Democratico per la formazione degli insegnanti. Se non si vince il concorso si cambia mestire

I primi 3 anni di Università saranno di carattere generale (matematica, fisica, lettere etc…) e i 2 anni di specializzazione, per chi vorrà intraprendere il mestiere, dedicati all’insegnamento. Nei due anni sarà compreso anche il tirocinio, assegnato a docenti senior all’interno delle scuole stesse.

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"Titolo, però spendibile solo nelle scuole", fa notare Fulvia Subania, e "chi non vince il concorso?"

L’On Malpezzi così risponde: "In realtà nessuno ti dà la garanzia che quello che studi ti dia la garanzia dello sblocco professionale al quale tu aspiri". "Questo non è un problema, chi ha la mente aperta può riqualificarsi".

Quando il sistema potrà andare a regime? "Stiamo ancora progettando, a partire dalla fine dell’anno vorremmo bandire il concorso, su tutto il territorio e tutte le classi di concorso".

 

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