Faraone: “La lettera sulla teoria gender è inaccettabile. Manderemo gli ispettori”

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"La lettera mandata da una dirigente scolastica ai genitori degli studenti del suo istituto sull'introduzione della teoria del gender nelle scuole con il ddl #labuonascuola è inaccettabile. Inaccettabile e, oltretutto, piena di inesattezze. Come Miur stiamo mandando degli ispettori perché questo atteggiamento non ci appartiene, è fuori dalla nostra cultura". Lo scrive il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone su Facebook in merito alla circolare emanata dal dirigente scolastico di una scuola primaria di Roma.

"La lettera mandata da una dirigente scolastica ai genitori degli studenti del suo istituto sull'introduzione della teoria del gender nelle scuole con il ddl #labuonascuola è inaccettabile. Inaccettabile e, oltretutto, piena di inesattezze. Come Miur stiamo mandando degli ispettori perché questo atteggiamento non ci appartiene, è fuori dalla nostra cultura". Lo scrive il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone su Facebook in merito alla circolare emanata dal dirigente scolastico di una scuola primaria di Roma.

"Nella lettera si parla di un emendamento "gender" del ddl #labuonascuola, votato a maggioranza alla Camera.
La dirigente scolastica non deve essersi informata a dovere – prosegue Faraone – non c'è alcun emendamento su nessuna teoria del gender. Il ddl in esame al Senato in questi giorni parla di educazione alla parità tra i sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Non vedo come questo potrebbe danneggiare gli studenti, i docenti e le famiglie italiane. Sono cose che le scuola dovrebbe insegnare a prescindere, per sua natura, se vuole educare cittadini consapevoli.

"Senza voler esprimere alcun giudizio": la preside conclude così la lettera. Le informazioni parziali del testo, però, sembrerebbero tradire le sue “buone intenzioni”. Abbiamo chiesto alla dirigente di ritirare la lettera e andremo a verificare direttamente. Basta alle strumentalizzazioni, alle lotte ideologiche – conclude il sottosegretario – la scuola deve essere un luogo laico e libero, in cui i ragazzi possano autodeterminarsi senza costrizioni".

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