Esposizione orale, patrimonio della nostra scuola. Turi (UIL): il Ministro finalmente se ne ricorda!

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UIL – Finalmente una affermazione che valorizza la nostra scuola e ciò che rappresenta. Quella scuola che, è sbagliato paragonare sempre ad altre esperienze che sono basate su una comunicazione non verbale con il ricorso a test e verifiche  scritte.

UIL – Finalmente una affermazione che valorizza la nostra scuola e ciò che rappresenta. Quella scuola che, è sbagliato paragonare sempre ad altre esperienze che sono basate su una comunicazione non verbale con il ricorso a test e verifiche  scritte.

Se ne è ricordata oggi  il ministro Giannini – sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola  commentando le affermazioni del ministro durante una trasmissione radiofonica – che ha ricordato come "esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell'argomento", è patrimonio della nostra scuola.

Un approccio – aggiunge Turi – ben diverso dal patrimonio del mondo anglosassone che privilegia la misurazione delle competenze, piuttosto che l’insegnamento della scuola italiana, tradizionalmente basata sulle conoscenze, sul dubbio e la ricerca che porta all’acquisizione delle competenze.

Un insegnamento il cui strumento principale è l’iterazione e la rappresentazione delle realtà e dell’astrattezza concettuale, ma questo è il frutto della tradizione della nostra scuola che non deve essere disperso in un meccanismo di omologazione che purtroppo nel nostro paese per motivazione non sempre nobili, è alla ricerca di paragoni e di modelli che poco o niente sarebbero  da imitare.

Se continueremo a difendere la nostra inimitabile capacità di insegnamento ed apprendimento – sostiene Turi – a valorizzare l’autonomia scolastica come luogo di libertà ed indipendenza, forse riusciremo a fare un’Europa dei popoli e non della finanza e del profitto.

 

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