Elezioni 2013. La Lega sostiene la scuola non statale

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red – Continua il nostro viaggio tra i partiti politici per analizzare i loro programmi sulla scuola in occasione delle elezioni di febbraio. Per la Lega: massimo sostegno alla scuola non statale.

red – Continua il nostro viaggio tra i partiti politici per analizzare i loro programmi sulla scuola in occasione delle elezioni di febbraio. Per la Lega: massimo sostegno alla scuola non statale.

Dopo la questione legata al reclutamento regionale, passiamo ad un altro punto del programma sulla scuola.

La Lega, si legge sul sito del partito "si batte da sempre contro il monopolio statale nella scuola; per questo motivo ritiene che sia necessario garantire il massimo sostegno alla scuola non statale, incentivando così la concorrenza tra istituti scolastici e rendendo finalmente effettivo il diritto di scelta da parte delle famiglie".

Una competizione tra scuola statale e non statale viene proposta come viatico alla crisi del sistema scolastico. Il documento invita genitori, insegnanti e politici a chiedersi: il monopolio statale dell’istruzione va a reale vantaggio degli studenti? E poi, più ampiamente, sul piano etico e politico: lo Stato di diritto può avanzare la pretesa del monopolio statale nella gestione della scuola?

Lo strumento per avviare questo circolo vizioso sta nel buono scuola "ndispensabile per rendere effettivo il diritto di scelta delle famiglie, garantendo finalmente alle stesse piena libertà sul mercato dell’istruzione e della formazione." Dalla Lega, tengono a precisare, però, che l’idea del buono "nasce per valorizzare la scuola privata ma soprattutto per migliorare quella pubblica".

Il buono scuola, è, continua il documento: "espressione fattiva della volontà dei genitori ad esercitare pienamente un loro diritto, attua le regole che sono alla base della giustizia sociale contro cui va invece il monopolio statale; la famiglia che iscrive un figlio alla scuola non statale paga due volte: una prima volta con le imposte, per un servizio che non utilizza, e una seconda volta con la retta da corrispondere alla scuola frequentata. In definitiva, la scelta del buono scuola è la sola garanzia per la libertà dei cittadini e l’unica soluzione che contrasta il monopolio dello Stato, che da Stato Maestro non deve mai diventare Stato Etico."

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