Edilizia scolastica. Ventimilacinquecento scuole costruite in zone sismiche a rischio crollo: solo 845 gli adeguamenti preventivi dal 2014

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Ad Amatrice della scuola restano solo muri sbriciolati, 230 gli studenti senza classe (numero che sale a 700, se si considerano anche gli altri Comuni).

Ad Amatrice della scuola restano solo muri sbriciolati, 230 gli studenti senza classe (numero che sale a 700, se si considerano anche gli altri Comuni).

La scuola, come sappiamo era stata ristrutturata solo 4 anni fa, per una spesa iniziale di 200 mila euro, poi aumentati a 511 mila in corso d’opera.

La domanda che sorge spontanea quindi è: ma le nostre scuole sono sicure? La risposta è no, non lo sono. 

In Italia 20.500 scuole su 42 mila sorgono in zone ad elevato pericolo sismico. Dal Friuli alla Sicilia, 3.500 si trovano in zona 1 (rischio altissimo) e 17 mila in zona 2 (rischio alto). 

Fino al 50% di questi edifici necessitano di interventi di adeguamento sismico,secondo l’architetto Laura Galimberti, coordinatrice della task force della Presidenza del Consiglio. Sono diecimila le scuole che potrebbero non reggere l’urto di un terremoto.  
 
Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica il 50% degli istituti italiani è stato costruito prima del 1971, anno di entrata in vigore dell’obbligo di certificazione del collaudo statico. Dagli Anni 80 al 2000 sono stati messi in sicurezza soltanto 3 mila edifici. 

Il governo Renzi ha però dato un'accelerata: sono 845 gli interventi di adeguamento sismico realizzati dal 2014 ad oggi.

Ma non basta affatto: secondo la stima fatta delle Protezione civile dopo il terremoto dell’Aquila, la ristrutturazione antisismica dell’intero patrimonio scolastico costerebbe tra 8 e 13 miliardi. 
 
Inoltre il crollo di Amatrice dimostra che non basta un certificato a scongiurare i crolli. "Con terremoti così forti, il tradizionale rinforzo dei pilastri o i tendini d’acciaio per legare le strutture non sono sufficienti. Ci vogliono isolatori sismici che separino il terreno e la struttura. Ma innestarli su edifici esistenti è molto oneroso", ha spiegato alla Stampa l'architetto Galimberti. 

Inoltre "in Italia si continuano a edificare scuole senza tener conto di quella che è la conoscenza geologica", denuncia Domenico Angelone, del Consiglio nazionale geologi. 
 
Per Legambiente quattro scuole italiane su dieci non sono a norma dal punto di vista anti-sismico. Cittadinanzattiva ha quantificato i crolli nell’anno scolastico 2015/2016: venti, in media due al mese. 

La prevenzione va incentivata, non c'è dubbio: nel 2015 il governo ha stanziato 40 milioni per le indagini diagnostiche, ma risultano solo 13.500 domande da parte delle scuole, facendo i conti oltre 29 mila scuole non hanno neppure richiesto il monitoraggio.

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