Edilizia. Nel Dl istruzione finanziamenti e detrazioni per efficientamento energetico, ristrutturazione antisismica e nuove palestre. Assegnati 12ml Cipe per 989scuole

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SNR – I finanziamenti per l’edilizia scolastica e le detrazioni fiscali comprenderanno non solo gli interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico ma anche di "adeguamento antisismico". Nell’attesa, vengono ripartiti da decreto infrastrutture i fndi CIPE per l’edilizia, quasi tutti al Nod

SNR – I finanziamenti per l’edilizia scolastica e le detrazioni fiscali comprenderanno non solo gli interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico ma anche di "adeguamento antisismico". Nell’attesa, vengono ripartiti da decreto infrastrutture i fndi CIPE per l’edilizia, quasi tutti al Nod

Decreto istruzione

Il testo del decreto Istruzione licenziato dall’Assemblea della Camera giovedì scorso (dopo più di un mese di lavori parlamentari) e ora al vaglio del Senato, che dovrà convertirlo entro l’11 novembre (giorno di scadenza) propone modifiche in materia di edilizia scolastica.

Già il testo originario del decreto autorizzava le Regioni alla stipula di appositi mutui triennali per favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento ed efficientemente energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e anche alla costruzione ex novo di scuole; ora con le nuove modifiche introdotte a Montecitorio a rientrare tra le categorie soggette a ristrutturazione ed efficientemente saranno anche gli “immobili adibiti ad alloggi, residenze degli studenti universitari” e le palestre nelle scuole; per quest’ultime potranno essere proposti progetti ad hoc per la loro costruzione ex novo.
Per la stipula dei mutui il decreto prevede che “gli oneri di ammortamento” siano a “totale carico dello Stato” e che questi andranno richiesti alla Banca europea per gli investimenti, alla Banca di Sviluppo del consiglio d’Europa, alla società Cassa depositi e prestiti o ai “soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria”.

A tal fine vengono stanziati contributi pluriennali per euro 40 milioni di euro annui per la durata dell’ammortamento del mutuo, a decorrere dall’anno 2015. Le modalità di attuazione del provvedimento verranno stabilite – entro tre mesi dall’entrata in vigore del dl Istruzione – con un apposito decreto del ministro dell’Economia di concerto con il ministro dell’Istruzione.

Grazie a un comma aggiunto all’articolo 10 (la parte dedicata all’edilizia scolastica) dall’Aula della Camera, ogni anno i ministri delle Infrastrutture, Economia e Istruzione ogni anno dovranno trasmettere al Parlamento una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori relativi ad interventi di edilizia nelle scuole e sull’andamento della spesa destinata agli interventi stessi.

Rimangono invariati, invece, i fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici stanziati con il decreto Fare (licenziato dal Parlamento ad agosto scorso). Quindi, l’Istituto  nazionale  per  l’assicurazione  contro  gli infortuni  sul  lavoro (Inail), destinerà fino a 100 milioni di euro – per ciascuno degli anni dal 2014 al 2016 – a un Piano di interventi di messa in  sicurezza degli  edifici  scolastici  e  di  costruzione   di   nuovi   edifici. 
Per predisporre il nuovo Piano di messa in sicurezza, sono stati stanziati – sempre nel decreto Fare – altri 3,5 milioni di euro (sempre dal 2014 al 2016) per “l’individuazione di  un  modello  unico  di  rilevamento  e potenziamento della rete di monitoraggio e di prevenzione del rischio sismico”.
Questi interventi finanziati – viene precisato con una modifica al decreto Istruzione – dovranno però essere definiti con un apposito decreto del Mef, del Mit e del Miur.

Sul versante della prevenzione degli incendi nelle scuole, con un nuovo articolo (il 10bis), aggiunto alla Camera, viene stabilito che le disposizioni legislative e i regolamentari in materia di prevenzione degli incendi dovranno essere attuati entro il 31 dicembre 2015. Con decreto del ministro dell’Interno, saranno successivamente “definite e articolate, con scadenze differenziate, le prescrizioni per l’attuazione". E all’attuazione del nuovo articolo – si legge nel testo – “si provvede nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente”.

Fondi CIPE

Nell’attesa che queste nuove misure diventino operative, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto infrastrutture che ripartisce i fondi Cipe assegnate alle Regioni.

Si tratta di 112mln di euro da suddividere per 989 scuole la cui lista è stata resa nota oggi.

I fondi serviranno per micro-interventi relativi ad adeguamento sismico e alla sicurezza in generale, ma anche per la realizzazione di nuovi edifici (finanziati per il 75% dell’investimento totale) in sostituzione degli esistenti se da demolire o se ne è stata modificata la destinazione.

Nella distribuzione dei fondi, come si può constatare dal grafico di seguito, i maggiori interventi finanziati si concentrano soprattutto nelle Regioni del Nord, con in testa la solita Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto.

Fanalino di coda il Molise, ma non avranno molto neppure la Basilicata, la Calabria, la PUglia, la Sardegna e la Sicilia.

Gli inteventi finanziati per singola scuola

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