E’ primavera, ma il nuovo concorso per i docenti non c’è. Cosa farà il nuovo Ministro?

Di Lalla
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Lalla – Affrontiamo un argomento spinoso: il "concorso di primavera", annunciato dall’ex Ministro Profumo nell’estate del 2012 e poi ancora ribadito fino a qualche mese fa, quando disse che avrebbe lasciato i documenti a posto per l’indizione di un nuovo concorso. Chi lo vuole?

Lalla – Affrontiamo un argomento spinoso: il "concorso di primavera", annunciato dall’ex Ministro Profumo nell’estate del 2012 e poi ancora ribadito fino a qualche mese fa, quando disse che avrebbe lasciato i documenti a posto per l’indizione di un nuovo concorso. Chi lo vuole?

Ogni giorno arrivano in redazione delle e mail con richieste di informazioni sulla possibilità di indizione di questo concorso. Ad agosto 2012 sembrava che improvvisamente i mali della macchina organizzativa (di qualsiasi procedura) in Italia fossero spariti, e che nel giro di un anno si riuscisse a bandire ed espletare dopo 13 anni di stallo, non uno, ma due concorsi a cattedra.

L’argomento è spinoso perchè le procedure per il concorso già bandito a settembre 2012 non si sono ancora concluse, anzi sono accompagnate da numerose polemiche, relative soprattutto alla possibilità di rispettare il piano biennale di immissioni in ruolo.

Eppure Profumo a settembre 2012, ci prometteva concorsi ogni anno "Proprio i concorsi – insiste Profumo – sono lo strumento per arrivare nel tempo alla «normalizzazione di un sistema che paga quanto è stato fatto in passato» e di fronte al quale, ammette, «la gestione del transitorio è senz’altro molto delicata e difficile ». « Ci saranno – spiega il ministro – concorsi fino al 2015, con cadenza annuale, in modo da ristabilire la normalità» anche se, numeri alla mano, sarà impresa ardua colmare la discrepanza tra la massa dei precari e i posti che potranno aprirsi in presenza di una riduzione del turn-over "

E ancora ad ottobre "Il concorsone è una situazione transitoria. Avremo un secondo concorso nella primavera del prossimo anno. E poi, un concorso ogni due anni e tutti avranno le nuove regole della delega Fioroni".

Una situazione idilliaca, frenata a gennaio 2013 da qualche lancio di agenzia che pone il dubbio sui tempi tecnici per poter inserire le innovazioni rispetto al precedente bando. Concorso primavera 2013, forse salta: mancano i tempi tecnici

Ma a marzo una nuova dichiarazione del Ministro uscente fa ben sperare: "Spero che il nuovo governo e il nuovo Parlamento – ha dichiarato il ministro – non blocchino l’operazione. Per quanto mi riguarda ho fatto tutto il possibile e continuerò a lavorare fino al giorno in cui si insedierà il nuovo esecutivo" . Concorso di primavera 2013: Profumo avvia la procedura

Siamo a primavera, Profumo ha lasciato il suo incarico, solo da qualche giorno si è insediato il nuovo Ministro Maria Chiara Carrozza, ma non sappiamo ancora quale sarà l’orientamento nei confronti di questo discorso. Di ieri la dichiarazione "abbiamo ricevuto anche raccomandazioni a livello europeo per risolvere il problema. Non voglio fare annunci, preferisco dire le cose una volta fatte"

Tra i docenti, chi chiede l’indizione di un nuovo concorso?

Molte richieste arrivano da coloro che pur avendo superato la prova preselettiva non sono stati ammessi alla prova successiva, o che per motivi contingenti non hanno potuto svolgere le prove. Ma la richiesta più forte arriva da coloro che nelle prossime settimane conseguiranno l’abilitazione con il primo ciclo TFA. Per essi il concorso dovrebbe essere la naturale prosecuzione del percorso formativo, in modo da non creare tempi vuoti che determinano aspettative a cui non sempre l’Amministrazione è in grado di dare risposte (leggasi: numero elevato di docenti abilitati a fronte di poche immissioni in ruolo).

In effetti il reclutamento dei docenti è stato posto dal neo Ministro designato come una priorità "Sicuramente vorrei portare impulso alla scuola, partendo dall’edilizia scolastica, dal reclutamento dei docenti, dai rapporti con le aziende, e dalla ricerca"

Tuttavia le indicazioni finora sono state rivolte al concorso già in atto. L’idea del Ministro, in linea con le posizioni del PD, è che sarebbe stato meglio bandirlo solo per le classi esaurite o in via di esaurimento.

Ma di concorso ha anche parlato a proposito del reclutamento

"Dobbiamo prevedere un piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per eliminare la precarietà dalla scuola (non costa un euro in più stabilizzare chi lavora su posti vacanti) e offrire la necessaria continuità didattica agli studenti. E contemporaneamente metter mano ad un modello di formazione iniziale e reclutamento, equo e trasparente, che offra ragionevoli speranze ai giovani che desiderano dedicare la propria vita professionale all’insegnamento, selezionando tramite concorso i migliori laureati per l’accesso alla formazione iniziale, secondo numeri programmati al fabbisogno; un anno di prova attraverso tirocinio e supplenze brevi accompagnati da un insegnante esperto, e infine la firma del contratto a tempo indeterminato."

Ci auguriamo che nelle prossime settimane il Ministro ci chiarisca tempi e modalità dell’indirizzo che vorrà dare al suo mandato.

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