DSA. In arrivo nuove tecnologie per migliorare la didattica. Ma bisogna formare i prof

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Il 26 e 27 ottobre si è svolto a Milano, presso l'aula magna della LUMSA, il convegno "Disturbi dell'apprendimento e del comportamento nella scuola digitale". A  breve decreto per formazione dei docenti.

Il 26 e 27 ottobre si è svolto a Milano, presso l'aula magna della LUMSA, il convegno "Disturbi dell'apprendimento e del comportamento nella scuola digitale". A  breve decreto per formazione dei docenti.

Durante il convegno è stato organizzato dal Consorzio Universitario Humanitas con la collaborazione scientifica del Dipartimento Scienze Umane della LUMSA, dell’Istituto di Psichiatria e Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’U.O. di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e della DirScuola Soc. Coop.

Tra gli argomenti affrontati, quello relativo alle problematiche e all'evoluzione delle metodologie e tecnologie didattiche. Molti sono i ritrovati tecnologici che puntano sul potenziamento della didattica per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, tecnologie che hanno anche un risvolto positivo supportato da ricerche, come quella condotta dall'università Cattolica di Milano e della quale vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.

Tra le nuove tecnologiche che vedremo fare ingresso a pieno titoli tra gli strumenti dei docenti (molti dei quali già in uso), ci potranno essere gli audio-ebook (sincronizzati con il testo digitale che consentono una lettura-ascolto), mouse che scannerizzano e molto altro ancora. Attrezzature che, però, presuppongono un utilizzo consapevole da parte dei docenti.

Quindi formazione, che latita: come fa notare Elisa Giannetto in un articolo dedicato all'argomento apparso sul Sole24Ore. Infatti, i soldi stanziati dalla legge n. 170 del 2010 sono terminati. Da un lato la tecnologia avanza, dall'altro la formazione stenta.

Una impasse che potrebbe essere sbloccata a breve, dato che è in via di emanazione un decreto (che si rifà all'articolo
16, comma 1, del decreto-legge n. 104) e che vedrà lo stanziamento di fondi per attività formative.

Bisogna sperare che tra le attività formative individuate ce ne siano anche per l'uso delle nuove tecnologie legate ai disturbi specifici di apprendimento.

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