I docenti non conoscono diritti e doveri sulla loro salute e i dirigenti non li formano

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Anche in periodo estivo mi pervengono numerose domande circa il ricorso all’accertamento medico in Collegio Medico di Verifica (CMV): se e come ricorrervi; quali conseguenze e controindicazioni; quando e quante volte; come appellarsi o da chi farsi assistere; quali certificati medici presentare etc etc.

Anche in periodo estivo mi pervengono numerose domande circa il ricorso all’accertamento medico in Collegio Medico di Verifica (CMV): se e come ricorrervi; quali conseguenze e controindicazioni; quando e quante volte; come appellarsi o da chi farsi assistere; quali certificati medici presentare etc etc.

La cosa, di per sé, potrebbe sembrare normale, ma non lo è affatto. Infatti l’art. 37 del DL 81/08 prevede che il dirigente scolastico provveda alla formazione dei propri docenti circa i diritti e doveri in materia di tutela della salute. Inutile dire, ancora una volta, che la cronica penuria di fondi da cui è afflitta la scuola pubblica impedisce l’attuazione di questo fondamentale passaggio, che si va ad aggiungere all’assenza di monitoraggio e prevenzione dello Stress Lavoro Correlato da parte dei Capi d’istituto. La conoscenza dei diritti e dei doveri da parte del lavoratore sarebbe poi di grande aiuto al dirigente stesso che eviterebbe di dover confliggere su questioni dove la legge è assolutamente chiara.

Vediamo due esempi istruttivi proposti dalle insegnanti Marta e Maria.

Gentile dottore,

le chiedo scusa se la disturbo in periodo di vacanza ma avrei bisogno di alcune informazioni che penso mi possa dare solo lei. Le avevo già scritto tempo fa e ora urge un suggerimento. Per motivi miei di famiglia e per motivi di stress ho chiesto alla dirigente se fosse possibile non fare pomeriggi il prossimo anno scolastico. Fra l’altro io da anni faccio part-time al 50%, sono una delle rarissime specialiste in francese. Quindi non ho compresenze ma ho tutto in frontale. Ho inviato una mail alla dirigente perchè lei mi ha detto di avere bisogno di cose scritte. Il mio dottore ha fatto un certificato in cui precisa che la sottoscritta per le condizioni psicofisiche "necessita di distribuire il proprio impegno lavorativo nelle ore della mattinata". Dopo otto giorni che ho consegnato il certificato chiamo in segreteria e mi passano la dirigente che mi dice che il certificato è generico e può essere fatto a chiunque. Suggerisce pertanto di farmi un pomeriggio a settimana e di chiuderla lì. Le faccio presente che il mio medico è serio ed ho anche dei motivi di famiglia. Serve un certificato specialistico? Devo procedere chiedendo l’inabilità? Alla fine restiamo che ci si risente al 29 agosto perché adesso ci sono le ferie. Che agosto sarà per me? Se non insisto penserà che ci ho solo provato, se invece insisto… Cosa può fare? C'è ancora la possibilità della segreteria oppure mi licenziano? E cosa comporta tutto ciò? Grazie se mi darà una mano a capirci qualcosa. Marta

Osservazioni

Tanti sono i punti sollevati da Marta, ma possono essere ricondotti a un’unica domanda: “Posso ottenere un’agevolazione al mio lavoro semplicemente producendo al dirigente un certificato medico generico?”. La risposta è negativa e il dirigente pare esserne consapevole, tuttavia non propone alla docente l’unica soluzione possibile per dirimere la faccenda: sottoporsi all’accertamento medico in CMV. In tale sede vengono infatti presi in considerazione solamente certificati recenti e provenienti da struttura pubblica da parte di un intero collegio medico e non da un solo specialista, per quanto autorevole e competente. Marta può dunque chiedere di valutare la propria idoneità alla CMV, premurandosi di presentare i necessari certificati medici al momento della visita. Non esiste poi alcun rischio di licenziamento, infatti la CMV potrebbe al massimo pervenire a un provvedimento di idoneità all’insegnamento, qualora non ritenesse che la salute della docente fosse di ostacolo all’esercizio della professione.

Gentile dottore,

probabilmente sarà in ferie, ma desidero porle alcune domande sull’accertamento medico d’ufficio cui sono stata sottoposta di recente. Come avrà visto le ho mandato il verbale rilasciato dalla CMV nel quale mi hanno dato 60 gg di inabilità assoluta in attesa del provvedimento finale quando avrò prodotto i certificati aggiornati, da loro richiesti, del neuropsichiatra, dello psicologo e del medico di famiglia. Dunque penso e spero, in quanto tutti escludono qualsiasi patologia, di avere l'idoneità all’insegnamento. Spero in un esito positivo della visita, visto che nella diagnosi scrivono "possibile disagio psichico da stress correlato". Ammesso che la visita, come spero, porti all'idoneità, chi dovrà accertare l'esistenza del probabile stress correlato? Chi dovrà stabilire chi o che cosa lo ha causato? Perché se la sottoscritta supera la visita, lo stress correlato rimane! La ringrazio se vorrà rispondermi su questi punti. Maria

Osservazioni

Il caso di Maria è più complesso e soprattutto delicato poiché lascia intuire qualche dissapore col datore di lavoro. Si tratta infatti di un accertamento medico d’ufficio (cioè richiesto dal dirigente scolastico) al termine del quale la docente spera di essere ritenuta idonea all’insegnamento. Tuttavia il primo pronunciamento interlocutorio della CMV (60 gg di inabilità assoluta), in attesa di valutare certificati medici psichiatrici aggiornati, non sembrerebbe essere in linea con i desiderata della docente. Chiaramente tutta la documentazione medica che Maria potrà esibire dovrà provenire da strutture pubbliche, per limitare al massimo il rischio di certificati “compiacenti”. Avrebbe potuto, Maria, sottrarsi alla visita collegiale impostale dal suo dirigente? Il DPR 171/11 risponde chiaramente in merito alla domanda: il lavoratore che si sottrae per due volte deliberatamente all’accertamento medico d’ufficio è passibile di licenziamento. Pertanto il consiglio per Maria risiede nell’invitarla a sottoporsi tranquillamente alla visita medica collegiale dove i medici sceglieranno per il meglio in base alle sue condizioni di salute.

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