Docenti inidonei, al via la … confusione

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red – Dopo le novità introdotte dalla manovra approvata dal Consiglio dei Ministri nel D.L.vo del 6 luglio 2011, n. 98, convertito in Legge 15 luglio 2011, n. 111, sui docenti inidonei (vedi: Mobilità per il personale inidoneo, nulla di nuovo ma … e Docenti inidonei, le novità nella manovra finanziaria commentate da Maria Teresa De Nardis), una nota del direttore generale del MIUR, Luciano Chiappetta (la prot. n. 6268 del 26 luglio 2011) blocca le procedure avviate da alcuni USR.

red – Dopo le novità introdotte dalla manovra approvata dal Consiglio dei Ministri nel D.L.vo del 6 luglio 2011, n. 98, convertito in Legge 15 luglio 2011, n. 111, sui docenti inidonei (vedi: Mobilità per il personale inidoneo, nulla di nuovo ma … e Docenti inidonei, le novità nella manovra finanziaria commentate da Maria Teresa De Nardis), una nota del direttore generale del MIUR, Luciano Chiappetta (la prot. n. 6268 del 26 luglio 2011) blocca le procedure avviate da alcuni USR.

Nella nota del direttore generale si legge che a breve saranno diramate "le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 19, commi 12 e 13, del citato decreto legge 6 luglio 2011, n.98 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111, (entrata in vigore il 17 luglio) in ordine alla collocazione del personale docente dichiarato permanentemente inidoneo per motivi di salute (a domanda, nei ruoli del personale ATA, e d’ufficio, nei ruoli delle pubbliche amministrazioni per mobilità intercompartimentale, previa individuazione delle pubbliche amministrazioni destinatarie del predetto personale, da effettuarsi con Decreto interministeriale da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge stessa)."

La nota stoppa le procedure già iniziate da alcuni USR, come quello della Lombardia, per la gestione del personale inidoneo, invitando gli interessati a presentare domanda di reimpiego.

Preoccupazione è stata espressa dalla Dirpresidi, sostenendo che l’USR Lombardia stava attuando la legge e che il MIUR "non dovrebbe emanare alcunchè". Probabilmente temendo un intervento ministeriale, suggerito dai sindacati, che modifichi nella sostanza il provvedimento.

In realtà, l’USR Piemonte aveva provveduto a pubblicare una nota, anticipando quella del MIUR, con la quale si invitavano le SS.LL a comunicare al personale interessato, tramite i DS, di attendere, per la presentazione dell’istanza, il provvedimento ministeriale al fine di conoscere con precisione i criteri di reimmissione, i modi, i tempi e le procedure relative alla mobilità.

Avrà ragione la Dirpresidi o l’USR Piemonte? La nota ministeriale che si attende sarà una modifica sostanziale o semplice disposizione attuativa?

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