Docenti II e III fascia graduatorie d’Istituto, Pittoni: quale sarà il loro futuro? Tracce odg Consigli regionali
Il senatori Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, ritorna alla carica riguardo alla problematica che riguarda i docenti abilitati della seconda fascia d'Istituto, moltissimi dei quali non saranno stabilizzati con il concorso a cattedra 2016 e non potranno continuare ad insegnare dopo aver raggiunto il limite di 36 mesi di supplenza su posto vacante e disponibile, e i docenti non abilitati della terza fascia delle graduatorie d'Istituto anch'essi destinati a non poter più insegnare una volta superato il prima citato limite di 36 mesi.
Il senatori Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, ritorna alla carica riguardo alla problematica che riguarda i docenti abilitati della seconda fascia d'Istituto, moltissimi dei quali non saranno stabilizzati con il concorso a cattedra 2016 e non potranno continuare ad insegnare dopo aver raggiunto il limite di 36 mesi di supplenza su posto vacante e disponibile, e i docenti non abilitati della terza fascia delle graduatorie d'Istituto anch'essi destinati a non poter più insegnare una volta superato il prima citato limite di 36 mesi.
Per i primi, il Senatore chiede quali azioni prevede il Ministro, mentre per i secondi chiede l'attivazione di un percorso speciale abilitante. Tali richieste, come annunciato dallo stesso Senatore, si devono e si sono trasformate in mozioni presso le giunte regionali, in primis il Piemonte.
A tal fine, Pittoni annuncia che la Lega mette a disposizione la traccia di quanto elaborato, in merito, per Camera, Senato e per i Consigli regionali, affinché chiunque voglia seguire l'esempio leghista può farlo utilizzando dette traccia.
«Molti ci chiedono copia delle mozioni con cui sollecitiamo il ministro Giannini a esprimersi sul futuro dei docenti precari di seconda e terza fascia d'istituto. Riteniamo quindi di fare cosa gradita – annuncia Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord – mettendo a disposizione di chiunque voglia presentare tali documenti nelle amministrazioni locali, la traccia di quanto abbiamo elaborato per Camera, Senato e per i Consigli regionali».
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