DL istruzione, presentati oltre 500 emendamenti. Oggi incassa parere favorevole Commissione bilancio, ma con osservazioni

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SNR – Sono oltre 500 gli emendamenti presentati al decreto, il termine fissato è scaduto alle 17 di oggi. La commissione inizierà l’esame degli emendamenti giovedì mattina. Oggi il decreto ha incassato il parere favorevole della commissione Bilancio della Camera con la contestuale richiesta di procedere ad alcune modifiche al testo. Rimandato a giovedì, invece, il parere – atteso per oggi – della commissione Affari costituzionali.

SNR – Sono oltre 500 gli emendamenti presentati al decreto, il termine fissato è scaduto alle 17 di oggi. La commissione inizierà l’esame degli emendamenti giovedì mattina. Oggi il decreto ha incassato il parere favorevole della commissione Bilancio della Camera con la contestuale richiesta di procedere ad alcune modifiche al testo. Rimandato a giovedì, invece, il parere – atteso per oggi – della commissione Affari costituzionali.

IL PARERE DELLA COMMISSIONE BILANCIO

Tra le modifiche, la commissione chiede di

  • adeguare le clausole di neutralità finanziaria alla prassi contabile vigente;
  • esplicitare il carattere speciale e transitorio delle commissioni per il concorso per dirigente scolastico “al fine di esplicitarne il carattere speciale e transitorio” adeguando al decreto direttoriale 13 luglio 2011 le procedure concorsuali per il reclutamento dei dirigenti scolastici, da rinnovare a seguito di annullamento giurisdizionale.;
  • e di riformulare la spesa per i compensi dei componenti delle commissioni esaminatrici dell’esame di Stato della scuola secondaria superiore che viene ridotta dal decreto di 8,1 milioni di euro a partire dal 2014, tenendo conto delle modifiche apportate dalla legge 1 del 2007 che stanzia 138 milioni di euro.

Inoltre, al fine di garantire il rispetto del vincolo del pareggio di bilancio introdotto all’articolo 81 della Costituzione, la commissione fissa una serie di condizioni di cui la commissione Cultura dovrà tenere conto.

Le clausole di neutralità finanziaria relative alla:

  • programmazione degli organici per gli anni 2012-2013 e 2013-2014,
  • all’integrazione delle anagrafi degli studenti in un sistema nazionale delle anagrafi,
  • e alla costituzione o al funzionamento degli istituti tecnici superiori dovranno dunque essere riformulate in base alla prassi contabile vigente, prevedendo non più che “non possono” ma che “non devono” comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

In ultimo, da riformulare c’è la norma sulla copertura finanziaria del decreto, che individua le spesa in 475.545 milioni, per la quale la commissione chiede la durata al 2018 e non al 2019, come  previsto dal testo originario del Governo.

Decreto istruzione

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