Dispersione scolastica. Carrozza rammaricata per dati STC. L’antidoto: scuole aperte anche di pomeriggio

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red – Oggi, il Ministro Carrozza è intervenuto sui dati forniti da Save The Children in occasione della campagna "Allarme Infanzia". Meno dispersione vuol dire più occupazione e aumento dei redditi.

red – Oggi, il Ministro Carrozza è intervenuto sui dati forniti da Save The Children in occasione della campagna "Allarme Infanzia". Meno dispersione vuol dire più occupazione e aumento dei redditi.

Secondo l’organizzazione attenta alle problematiche dei giovani, l’Italia è:

  • 22esima per giovani con basso livello d’istruzione – il 28,7% tra i 25 e i 34 anni (1 su 4), per dispersione scolastica, pari al 18,2% di under 25; (1 su 5);
  • all’ultimo posto per tasso di laureati, il 20% dei giovani fra 30 e 34 anni, pari a 760.000;
  • con un tasso di disoccupazione giovanile del 38, 4% degli under 25, il quarto peggior risultato a livello europeo mentre i NEET (giovani che non lavorano e non sono in formazione) sono 3 milioni e 200.000 e posizionano il nostro paese al 25esimo posto su 27

"La mancanza di mezzi – ha detto il Ministro tramite la sua pagina FaceBook – non può continuare a tradursi, come invece sta accadendo sempre di più, in esclusione sociale e culturale. Per questo ci impegniamo ad affrontare come un’emergenza il fenomeno della dispersione scolastica e a mettere la scuola e l’istruzione in cima alle priorità dell’azione di governo. La dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile sono collegate. Dobbiamo lavorare per interventi specifici sulle scuole e sulle aree a maggior disagio sociale e dispersione scolastica."

A chiederlo è la stessa Europa che ha indicato, per il 2020, una riduzione della dispersione scolastica sotto il 10%, a fronte di un dato italiano del 19% su tutto il territorio, con le dovute differenze tra diverse aree del paese. (Vedi: Abbandono scolastico, in Italia tra 2011 e 2012 tasso scende dello 06%, ma resta lontana dal taget)

La ricetta che sarà messa sul tavolo riguarderà l‘apetura pomeridiana delle scuole. Una proposta già avanzata dai "Saggi di Napolitano" e che viene ripresa dall’attuale Ministro. "Il miglior antidoto alla dispersione scolastica. Occorre tenere le scuole aperte il pomeriggio – ha affermato al blog Huffington post – per permettere di studiare a scuola da soli o in compagnia, per favorire il cooperative learning, per trovare a scuola i libri e i computer che a volte a casa non si hanno. Servono insegnanti adeguatamente formati a catturare le teste veloci dei preadolescenti, diventando facilitatori dell’apprendimento."

L’obiettivo è semplice: 1 milione e 300 mila occupati in più e un reddito aggiuntivo di 70,7 miliardi di euro se si riuscirà ad abbattere l’abbandono scolastico. A dirlo sono i dati diffusi dalla "Fondazione Agnelli".

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