Dirigenti: aumenti per merito. Sindacati, da settembre sitpendi più bassi ma più responsabilità

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Ieri, al Ministero incontro con i sindacati relativamente alla retribuzione dei dirigenti scolastici.

Ieri, al Ministero incontro con i sindacati relativamente alla retribuzione dei dirigenti scolastici.

Oggetto del contendere, il fondo FUN che durante il periodo Tremonti era stato decurtato di 55mln di euro e che grazie alla legge 107 ha raggiunto circa 60mln recuperando la perdita.

Di questi soldi, 14,5 mln sono stati decurtati dal MEF perché ha ritenuto pagamenti in più relativamente all'anno 2011/12 e la metà dei restanti 45,5 mln potranno essere erogati soltanto in base alla valutazione della dirigenza, quindi per merito.

Critici i sindacati rappresentativi della categoria che ritengono che " i cosiddetti aumenti della legge 107/2015 non ripristinano la retribuzione media professionale dei dirigenti scolastici al livello del 2010 e sono destinati ad essere distribuiti in modo ineguale fra i dirigenti – in conseguenza della loro valutazione – con le ovvie conseguenze sulla pensione e sulla liquidazione."

In particolare, scrivono in un comunicato, "Per poter amplificare l’effetto delle sue comunicazioni il Governo continua a parlare di aumenti ai dirigenti scolastici per riconoscere il maggior carico di responsabilità attribuito dalla legge 107/2015. Tace quindi sul fatto che la legge 107/2015 ha stanziato 20 milioni in meno per il prossimo anno e di 34,5 in meno per il 2018. Le retribuzioni dei dirigenti diminuiranno quindi già a partire dall’anno scolastico 2016/17, per ridursi ulteriormente nel 2017/18."

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