Dirigenti scolastici e retribuzione accessoria: ancora non ci sono certezze

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Le legge 107/2015 ha stanziato delle risorse per ripristinare la retribuzione accessoria dei dirigenti scolastici riportandola ai livelli del 2011/2012. Anche se si attende da mesi la certificazione del Fondo Unico Nazionale 2015/2016 in cui tali risorse dovrebbero essere contenute,  non si presagisce nulla di buono.

Le legge 107/2015 ha stanziato delle risorse per ripristinare la retribuzione accessoria dei dirigenti scolastici riportandola ai livelli del 2011/2012. Anche se si attende da mesi la certificazione del Fondo Unico Nazionale 2015/2016 in cui tali risorse dovrebbero essere contenute,  non si presagisce nulla di buono.

Molte sono le voci che vedrebbero nella volontà dell’Amministrazione l’utilizzo di tali somme per costruire il nuovo sistema di valutazione con il sistema premiale e dall’alatr aparte ci sono notizie di interventi pressenti del MEF che riducano la retribuzione di posizione dei dirigenti scolastici a vantaggio della retribuzione di risultato, con effetto retroattivo sulla contrazione regionale  dei contratti integrativi dal 2012 al 2015.




In questo modo una piccola minoranza di dirigenti scolastici sarebbe premiata con un aumento della retribuzione di risultato, con la conseguenza di un danno alla retribuzione di posizione e, quindi, della maggioranza dei dirigenti.

I sindacati, ed in particolare la FLC CGIL, ricordano al MIUR che la valutazione e la retribuzione dei dirigenti scolastici sono regolare da una contrattazione e il mancato rinnovo del contratto di lavoro, il mancato riconoscimento dei carichi di lavoro e delle responsabilità dei dirigenti scolastici si vedrebbe aggiungere, al danno, anche la differenziazione salariale decisa sulla base di valutazioni effettuate da dirigenti tecnici nominati discrezionalmente dall’Amministrazione.

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