Dirigenti italiani si occupano più della didattica che della burocrazia rispetto ai colleghi di altri paesi

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red – I dati sono forniti dalla ricerca OCSE-TALIS 2013 "Risultati chiave dall’Indagine Internazionale sull’Insegnamento e Apprendimento (TALIS)". Soddisfazione anche per l’aggiornamento, superiore rispetto alla media.

red – I dati sono forniti dalla ricerca OCSE-TALIS 2013 "Risultati chiave dall’Indagine Internazionale sull’Insegnamento e Apprendimento (TALIS)". Soddisfazione anche per l’aggiornamento, superiore rispetto alla media.

Secondo lo studio in questione, la proporzione del tempo che i dirigenti scolastici italiani dicono di impiegare nelle attività di carattere burocratico-amministrativo è inferiore alla media TALIS (36% Italia; 41% Paesi TALIS ). Tuttavia, rispetto al ‘dirigente medio TALIS’, i nostri dirigenti scolastici dichiarano di dedicare una quota maggiore del loro tempo ad attività legate alla gestione del curricolo e della didattica (25% Italia; 21% Paesi TALIS).

La partecipazione dichiarata alle attività di sviluppo professionale (SP) da parte dei dirigenti scolastici è piuttosto alta: solo il 5,4% dei DS negli ultimi 12 mesi non ha partecipato ad alcuna attività specifica di SP, contro una media TALIS di 9,5%. Quasi tutti i DS italiani, quindi, affermano di partecipare ad attività di SP soprattutto in corsi di formazione, conferenze e visite professionali (93% Italia; 83%TALIS) per una media di 9 giorni l’anno, più bassa della media TALIS di 13 giornate.

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