Diploma magistrale. Se a Foggia giudici negano inserimento in GaE, i posti andranno a insegnanti di altre province

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Maria Antonia Camarca, responsabile foggiano della FLP, e Nicola Parisi, avvocato patrocinatore del procedimento di reclamo, segnalano che il 16 luglio scorso innanzi al Giudice del Lavoro monocratico del Tribunale di Foggia sono stati discussi i ricorsi d'urgenza ex art. 700 c.p.c. che, con discutibile motivazione, sono stati respinti con severa condanna alle spese di lite delle istanti.

Maria Antonia Camarca, responsabile foggiano della FLP, e Nicola Parisi, avvocato patrocinatore del procedimento di reclamo, segnalano che il 16 luglio scorso innanzi al Giudice del Lavoro monocratico del Tribunale di Foggia sono stati discussi i ricorsi d'urgenza ex art. 700 c.p.c. che, con discutibile motivazione, sono stati respinti con severa condanna alle spese di lite delle istanti.

Si tratta di 47 aspiranti insegnanti, che hanno conseguito il diploma magistrale prima dell'anno 2001, che hanno promosso ricorso contro il Ministero dell'Istruzione e gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale al fine di ottenere il riconoscimento del valore abilitante all'insegnamento del loro titolo di studio ed il conseguente inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento.

Avverso tale provvedimento di rigetto è stato promosso reclamo innanzi al Collegio del Tribunale del Lavoro di Foggia che sarà discusso il prossimo 10 settembre.

Si segnala che l'intera sezione lavoro del Tribunale di Foggia ha assunto un orientamento negazionista del diritto nei confronti degli aspiranti insegnanti in antitesi con l'orientamento assunto da molti altri Tribunali del Lavoro d'Italia (Napoli, Frosinone, L'Aquila, Avezzano, Ravenna, Pordenone ..) che hanno invece accolto le istanze dei diplomati consentendo il loro accesso nelle Graduatorie ad Esaurimento. Tale difformità di orientamento di fatto comporta che soggetti con i medesimi requisiti (diploma magistrale) a seconda del Tribunale adìto e quindi del luogo di residenza, stanno ottenendo il riconoscimento o la negazione del "diritto al lavoro"

Pertanto mentre gli aspiranti insegnanti del foggiano rischiano di non poter occupare "cattedre" pugliesi, gli stessi posti saranno invece ricoperti da aspiranti insegnantiresidenti in altre Regioni d'Italia che hanno incontrato sulla loro strada giudiziaria dei Giudici con diversa impostazione interpretativa.

In considerazione delle recenti evoluzione della normativa scolastica per effetto della riforma della “buona scuola” che è destinata ad azzerare le graduatorie degli insegnanti a mezzo della loro immissione in ruolo, il caso segnalato ha un considerevole impatto sociale in quanto priverebbe, di fatto, i ricorrenti (e tutti coloro che allo stato non hanno ancora introdotto i ricorsi in attesa dell'esito di quelli pendenti) di un posto di lavoro pubblico a tempo indeterminato che invece altri Tribunali del Lavoro d'Italia stanno riconoscendo a soggetti nelle medesime condizioni dei ricorrenti foggiani.

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