Diploma a 18 anni. Gilda e UIL no a nuovi tagli. FLCGIL possibilista ma con progetto che aumenti organici

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red – Ieri abbiamo chiesto a Gilda, UIL e FLCGIL quali fossero le loro posizioni circa la proposta della commissione voluta dal Ministro Profumo che ha elaborato una serie di ipotesi per ridurre di un anno il percorso di studi.

red – Ieri abbiamo chiesto a Gilda, UIL e FLCGIL quali fossero le loro posizioni circa la proposta della commissione voluta dal Ministro Profumo che ha elaborato una serie di ipotesi per ridurre di un anno il percorso di studi.

La Gilda, per voce del Coordinatore Rino Di Meglio, è stata critica. In ballo ci sono dai 30 ai 40mila posti di lavoro, con la possibilità di creare un nuovo esercito di soprannumerari e precari. Si rischia, ha detto Di Meglio, "di passare di taglio in taglio, creando caos".

Da canto suo, Di Menna, segretario UIL, ha chiaramente detto che un tale progetto non è una priorità. Priorità della scuola è un piano di investimento solido, la creazione di un organico funzionale stabile e, solo allora, si potrà prendere in considerazione la possibilità di rivedere il percorso di studi.

Possibilista la FLCGIL, ma all’interno di un piano che veda l’obbligo innalzato a 18 anni, con anticipo dell’obbligo alla scuola dell’infanzia. Un progetto che prevede la cancellazione dei tagli della Gelmini nella scuola primaria e nella secondaria di II grado e che, di conseguenza, necessita di un aumento di organico (soprattutto per l’aumento delle ore laboratoriali) e non certo di una riduzione.

Diploma a 18 anni, la commissione tecnica ha elaborato la proposta finale. Risparmi per un miliardo

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