Deroga delle assegnazioni provvisorie per i neoimmessi. i precari all’inferno e i fase C in paradiso. Lettera

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Sta per terminare l'ennesima guerra tra poveri, con la deroga delle assegnazioni provvisorie per i neoimmessi. Plausibile l'entusiasmo soprattutto tra quelli di fase C, da quello che sento nella mia scuola e leggo dai social-network.

Sta per terminare l'ennesima guerra tra poveri, con la deroga delle assegnazioni provvisorie per i neoimmessi. Plausibile l'entusiasmo soprattutto tra quelli di fase C, da quello che sento nella mia scuola e leggo dai social-network.

Vi riporto alcuni commenti che ho sentito o letto, commentandoli:

1) In primis, tantissimi ringraziamenti all'on. Puglisi per il noto emendamento. Certo, che è proprio strano il mondo: numerosi colleghi protestano contro la L.107 (cioè, indirettamente, protestano contro il Partito che l'ha voluta), poi aderiscono al piano di assunzioni straordinario (accettandone, quindi, le regole), successivamente spingono affinchè quelle regole siano modificate (ma non le avevano accettate?) ed infine ringraziano chi le ha in parte cambiate (ma non avevano protestato proprio contro quel Partito che quelle regole aveva voluto?). Atteggiamento davvero poco coerente.

2) "Si sa che in Italia cambiano facilmente le regole, stupido che non ha prodotto domanda di assunzione". Onestamente, non mi sembra un bel messaggio. E' come se dicessi ad un alunno: "Non ti preoccupare se non ti piacciono le regole di quello sport, partecipa comunque e cerca di sovvertirle ed alterarle".

3) "Le assegnazioni provvisorie sono sempre state date in deroga, si sapeva". Sì, d'accordo ma questa volta la situazione era molto diversa,  c'era in ballo una scelta professionale effettuata in estate, ma mi sembra veramente inutile e pleonastico ripeterlo per l'ennesima volta.

4) "Premiato il nostro coraggio di rischiare". Proteste e pressioni infinite affinchè venissero derogate le assegnazioni provvisorie mi sembrano più segnali di timore piuttosto che di coraggio, sinceramente. E poi per alcuni di fase C con punteggio basso, la scelta è stata un'opportunità, altro che coraggio.

5) "I precari non devono lamentarsi, era chiaro dalla legge che avrebbero lavorato molto meno". Ho letto più volte la 107 e non ho trovato alcun articolo, comma o sottocomma che alludesse a questo rischio.

Insomma, fiumi di parole. Un abbraccio ai colleghi precari che stanno soltanto cercando, strenuamente, di difendere i loro diritti. Arriverà il vostro GIUSTO momento.

In bocca al lupo da un docente di ruolo solidale.

Francesco S. Adinolfi

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