Il ddl sulla Scuola ignora il Conservatorio Tartini di Trieste violando la legge che tutela la minoranza slovena

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 L'articolo1 comma 1 della Legge 23 febbraio 2001 n. 38 recita” La Repubblica riconosce e tutela i diritti dei cittadini italiani appartenenti alla minoranza linguistica slovena presente nelle province di Trieste, Gorizia e Udine, a norma degli articoli 2, 3 e 6 della Costituzione ed ell'articolo 3 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, recante approvazione dello Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, in conformita' ai principi generali dell'ordinamento ed ai principi proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nelle convenzioni internazionali e nei trattati sottoscritti dal Governo italiano”.

 L'articolo1 comma 1 della Legge 23 febbraio 2001 n. 38 recita” La Repubblica riconosce e tutela i diritti dei cittadini italiani appartenenti alla minoranza linguistica slovena presente nelle province di Trieste, Gorizia e Udine, a norma degli articoli 2, 3 e 6 della Costituzione ed ell'articolo 3 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, recante approvazione dello Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, in conformita' ai principi generali dell'ordinamento ed ai principi proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nelle convenzioni internazionali e nei trattati sottoscritti dal Governo italiano”.

Norma che arriva all'inizio di questo nuovo secolo, dopo un '900 che ha visto gli Sloveni, da quando l'Italia ha conquistato con la guerra Gorizia e Trieste e le zone di riferimento, subire violenze e crimini mai puniti che ovviamente hanno trovato il massimo compimento con il fascismo. I casi più noti sono le oltre 100 mila italianizzazioni dei nomi, cognomi, ed anche delle città, delle vie, la soppressione dell'identità culturale, sociale, politica degli sloveni, ciusura delle scuole, dei giornali, censure e libri vietati, incendi di centri culturali, detenzioni, violenze fisiche, uccisioni, espropri.

Crimini contro l'umanità compiuti dall'Italia e mai puniti. La legge del 2001 è un piccolo risarcimento danno che viene riconosciuto dallo Stato Italiano, ma, in parte inattuato. Il caso esemplare è certamente quello del Conservatorio Tartini di Trieste. L'articolo15 della citata Legge afferma al comma 1 che: “Con decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica,di concerto con il Ministro del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica, e' istituita, entro tre mesi dalla data dientrata in vigore della presente legge, la sezione autonoma con lingua di insegnamento slovena del conservatorio di musica Giuseppe Tartini di Trieste.Con il medesimo decreto sono stabiliti i relativi organici del personale docente,amministrativo, tecnico ed ausiliario ed i relativi specifici ruoli..omissis".

Il secondo comma specifica : "Con ordinanza delMinistero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologicasaranno fissate le modalita' di funzionamento e le materie dellasezione autonoma di cui al comma 1, nonche' le modalita' direclutamento del personale docente, amministrativo e tecnico. Ai fini del reclutamento del personale docente il servizio prestato nei centri musicali di lingua slovena "Glasbena matica" e "EmilKomel" e' considerato alla stregua del servizio prestato inconservatori o istituti di musica pareggiati. Per il reclutamento del personale docente e non docente …”

Così come importanti sono i successivi commi ed in particolare il sesto lì ove si afferma che “Per le finalita' di cui al presente articolo e' autorizzata laspesa massima di lire 1.049 milioni annue a decorrere dall'anno2001”. Norme ad oggi inattuate, con perdite di corposi finanziamenti, di posti di lavoro, e soprattutto con una perdita culturale fondamentale per la città di Trieste che si vanta di essere mitteleuropea.

Eppure l'attuale Ministro dell'Istruzione aveva dichiarato in una sua recente visita in Friuli Venezia Giulia che “in queste terre c'è plurilinguismo, contatto e confronto, volontà di valorizzare quelloche è un elemento di ricchezza e forza, e
non di contrasto e debolezza. In passato la scuola italiana ha forse trascurato l'insegnamento linguistico, ora vogliamo essere più sensibili”.

Parole. L'articolo 2 comma 4 del DDL sullascuola afferma : "In relazione a quanto disposto dalla lettera cdel comma 3 le scuole con lingua di insegnamento slovena o bilinguedella regione Friuli Venezia Giulia possono sottoscrivere, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, apposite convenzioni con i centri musicali di lingua slovena di cui all'articolo 15 comma2 della legge 23 febbraio 2001 n. 38."

Si ignora totalmente il caso del Tartini di Trieste. E non sono neanche sufficienti a sanare tale lacuna, grave ed indecente, a livello Istituzionale, i corsi aggiuntivi in lingua slovena che sono stati organizzati presso il detto Conservatorio. La legge 38 del 2001 è chiara, ed inequivocabile. Qui non si tratta di ricevere accontentini, ma diritti che devono essere garantiti, ma sistematicamente violati. Quel comma nel ddl sulla scuola sancisce de facto la morte della mai nata sezione autonoma con lingua di insegnamento slovena del conservatorio di musica Giuseppe Tartini diTrieste. Questa è una battaglia che in città viene condotta da diversi anni da alcune realtà, sia sindacali che associative, come il Comitato pace e convivenza Danilo Dolci e non la si può che sostenere.

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