Concorso scuola docenti. Non esiste la “risposta esatta” ai quesiti della prova scritta, ogni commissione elaborerà griglia valutazione su indicatori nazionali

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La correzione delle prove scritte del concorso è affidata a commissioni regionali che elaborano singole griglie di valutazione. Paradosso: un compito bocciato in Lombardia potrebbe essere giudicato meritevole in Emilia Romagna.

La correzione delle prove scritte del concorso è affidata a commissioni regionali che elaborano singole griglie di valutazione. Paradosso: un compito bocciato in Lombardia potrebbe essere giudicato meritevole in Emilia Romagna.

I criteri di valutazione sono stabiliti a posteriori. Una fase in cui la discrezionalità delle commissioni potrebbe fare la differenza per i singoli candidati.

Le prove scritte del concorso docenti 2016 hanno avuto carattere nazionale (stessa prova per tutti i candidati, svolta nella stessa giornata), ma di tali quesiti non esiste la risposta "esatta" in assoluto. Ossia non ci risulta che sia stato richiesto alla commissione che l'ha elaborata di depositare un fac simile di "risposta attesa" affinchè il quesito possa avere la massima valutazione.

Eppure questo modo di procedere è utilizzato spesso durante gli Esami di Stato del II ciclo nell'elaborazione della terza prova scritta qualora si sceglie la modalità di "quesiti a risposta aperta". Tale procedura garantisce infatti che la correzione del commissario si muova nell'ambito di una risposta giudicata "esatta" a priori, valutandone la pertinenza, la correttezza linguistica, la completezza, nonchè l'originalità.

Esattamente i criteri elaborati a livello nazionale e comunicati dal Ministero con la nota del 18 maggio 2016. Solo che in questo caso i criteri sono applicati in senso astratto. Ogni commissione ha il potere discrezionale e soggettivo di elaborare una risposta attesa considerata esatta e di applicare ad essa i criteri.

Di più, la nota del 15 gennaio permette alle commissioni di integrare o addirittura modificare i criteri nazionali, giustificando le ragioni dei cambiamenti apportati.

"Nel primo verbale le commissioni, avuto riguardo al testo delle prove scritte reso disponibile in piattaforma, discuteranno i seguenti criteri che si propongono a livello nazionale per la valutazione delle prove, che sono: "pertinenza", "correttezza linguistica", "completezza" e "originalità". Ogni commissione potrà integrare o modificare tali criteri, motivando e verbalizzando le ragioni dei cambiamenti apportati.

Le commissioni provvederanno, altresì, alla definizione di criteri specifici, nonché delle griglie di valutazione e delle conseguenti schede di correzione degli elaborati, che saranno riportate nell' apposito verbale, scansionato sulla piattaforma con indicazione del numero e della data. La commissione confermerà in piattaforma di aver allegato il citato verbale dichiarando, altresì, di aver provveduto all'invio all'Ufficio Scolastico Regionale che dovrà, tempestivamente, pubblicare le griglie di valutazione sull' albo istituzionale. "

Lo stesso è accaduto nella prova concorsuale del 2012, con conseguenze immaginabili. Accadde così ad es. che la commissione giudicatrice della prova per la scuola primaria in Umbria attribuisse 1 punto se il candidato facesse "Riferimento a sperimentazioni didattiche o a ricerche nazionali e internazionali", ma queste non era esplicitamente richieste nella consegna e un altro punto a "Riferimenti interdisciplinari", non richiesti dalla traccia assegnata.

Ci si chiede inoltre quale validità legale possano avere le griglie elaborate dopo la prova. I candidati infatti in quel caso non sapevano di dover fare necessariamente riferimento a sperimentazioni didattiche o ricerche nazionali e internazionali o a collegamenti interdisciplinari per assicurarsi questi due punti.

Per tornare alla semplicissima procedura degli Esami di Stato del II ciclo, la griglia di valutazione viene elaborata e registrata a verbale prima della prova, in modo che lo svolgimento della stessa non possa in alcun modo influenzare la correzione.

A questo punto, tutto è affidato alla professionalità dei commissari e Presidenti, che dovranno riuscire a trovare la griglia di valutazione migliore che metta in rilievo la professionalità dei candidati, riuscendo a selezionare tra di essi coloro che meglio sono riusciti ad esprimere quanto richiesto nel poco tempo a disposizione (elemento da non trascurare).

Regole semplici, che sembrano essere state dimenticate in questa fase delicata del concorso a cattedra, e che danno l'impressione di una struttura vecchia, quella della correzione legata alla soggettività della commissione. Nulla a che vedere con lo standard europeo al quale il Ministero fa riferimento nei suoi comunicati.

Concorso scuola docenti: dal 19 maggio correzione prove scritte. Casuale e anonimo ordine elaborati, si comincerà dalla lingua. Nota Miur

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