Concorso Docenti: nel Lazio una vera e propria debacle per l’USR. Le graduatorie

Di Lalla
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red – Con un comunicato unitario  FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA, a sostegno dei vincitori  del concorso indetto dal MIUR con DDG 82/2012, denunciano  i ritardi dell’ USR Lazio nella conclusione delle procedure concorsuali.

red – Con un comunicato unitario  FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA, a sostegno dei vincitori  del concorso indetto dal MIUR con DDG 82/2012, denunciano  i ritardi dell’ USR Lazio nella conclusione delle procedure concorsuali.

"Solo in questi giorni cominciano ad essere disponibili nel Lazio le graduatorie definitive del concorso per docenti indetto dal MIUR con DDG 24 settembre 2012, n. 82. La ritardata conclusione delle procedure concorsuali ha determinato un grave danno ai vincitori, i quali, ai fini dell’assunzione, non hanno potuto fruire dei posti disponibili al 1° settembre 2013, ancorché il bando di concorso prevedesse esplicitamente (art. 1) che i posti dell’anno scolastico 2013/14 e quelli del successivo 2014/15 fossero loro destinati.

Il danno non potrà essere riparato neanche dall’estensione della validità della graduatoria al 2015/16, poiché sottrae ai vincitori un anno di carriera che non potrà essere recuperato. Nel frattempo, i posti disponibili per le immissioni in ruolo sono stati attribuiti a graduatorie riconducibili al 1999, se non al 1990(!).

Al ritardo, si aggiungono disdicevoli anomalie della procedura concorsuale. Diversi candidati, che pure avevano superato le prove scritte (risultato del quale sono venuti a conoscenza solo dopo aver prodotto istanza di accesso agli atti, ai sensi della legge 241/90) hanno ricevuto provvedimenti di esclusione per difetto dei titoli, che, in realtà, non sembrano difettare affatto. Tale esclusione, in un concorso organizzato in modo efficiente, avrebbe dovuto essere eventualmente notificata prima dello svolgimento delle prove orali, al fine di raccogliere le controdeduzioni dei candidati e di porre rimedio ad eventuali errori. Ora, concluse le prove orali, i candidati possono solo esperire i rimedi giurisdizionali (ricorso al TAR), con spese e ulteriori strascichi della procedura.

Paradossale, infine, la vicenda della valutazione dei titoli. Il MIUR ha indotto in errore molti candidati, richiedendo, in fase di presentazione della domanda (tutta per via telematica) una doppia dichiarazione dei titoli: una, su apposita scheda, ai fini della partecipazione al concorso e l’altra a fini meramente statistici (scheda Professionalità docenti), con il risultato che molti concorrenti hanno compilato solo quest’ultima, ritenendola valida. Il MIUR ha sì inviato una email ai partecipanti al concorso, per avvertirli della necessità di dichiarare ex novo i titoli, ma non tutti sono stati raggiunti dal messaggio. Ciò ha comportato la mancata valutazione dei titoli posseduti, in quanto non correttamente dichiarati, compreso lo stesso titolo di accesso, che, al di là di un’esplicita dichiarazione, i candidati non possono non avere, se non a pena di mancanza dei requisiti per la partecipazione al concorso. E, tuttavia, neppure quest’ultimo, nella nostra regione, diversamente da quanto avvenuto altrove, è stato preso in considerazione e valutato dall’Amministrazione.

Complessivamente, quindi, una vera e propria debacle per l’Ufficio Scolastico Regionale, da cui è facile prevedere l’originarsi di un lungo contenzioso."

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