Concorso Dirigenti scolastici, risolvere prima situazioni pendenti. Sentenza UE anche per presidi incaricati

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La Dirigentiscuola-Confedir ha inviato al MIUR una lettera relativa al Concorso a Dirigenti scolastici chiedendo di risolvere le questioni pendenti.

La Dirigentiscuola-Confedir ha inviato al MIUR una lettera relativa al Concorso a Dirigenti scolastici chiedendo di risolvere le questioni pendenti.

L'associazione dei Dirigenti chiede al Ministero un intervento ad hoc che risolva le questioni pendenti legate al vecchio concorso che si sono venute a creare in Lombardia, Toscana e Campania.

Secondo l'associazione, quanto previsto nel Decreto 58 non basta, una provvedimento "licenziato con fretta inopportuna e sbrigativamente convertito in legge".

Si tratta di quei casi rimasti in sospeso a seguito dei ricorsi ai tribunali e per i quali è stata riservata quota parte dei posti messi al bando per il prossimo concorso che si svolgerà nel 2015.

La richiesta è di applicare la stessa procedura prevista dalla legge 202 del 2010 per il concorso del 2004, che salvò i Dirigenti siciliani incappati nelle spire dei tribunali come i colleghi del concorso successivo.

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Altra questione riguarda i presidi incaricati che, afferma l'associazione, devo rientrare nello stesso principio della sentenza della corte di giustizia europea che ha condannato l'Italia per la reiterazione dei contratti a termine.

Infatti, questi dirigenti hanno incarichi a tempo superiori ai tre anni, pertanto dovrebbero essere stabilizzati.

Tutto sul nuovo concorso a Dirigente

Scarica la lettera integrale della Dirigentiscuola-Confedir

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