Concorso dirigenti, Bagni: fino a 2mila posti, come CSPI chiediamo più di 50 quesiti preselettiva, domande chiuse lingua straniera e tirocinio 4 mesi

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La richiesta di revisione del regolamento da parte del CSPI (Consiglio Superiore Pubblica Istruzione) per l'avvio del concorso a dirigente scolastico è partita due giorni fa. Abbiamo chiesto a Giuseppe Bagni, membro del Consiglio e Presidente naizonale del CIDI, quali sono le modifiche suggerite.

La richiesta di revisione del regolamento da parte del CSPI (Consiglio Superiore Pubblica Istruzione) per l'avvio del concorso a dirigente scolastico è partita due giorni fa. Abbiamo chiesto a Giuseppe Bagni, membro del Consiglio e Presidente naizonale del CIDI, quali sono le modifiche suggerite.

Quali  modifiche alla bozza divulgata dal Ministero avete chiesto come CSPI?

Innanzitutto che il corso dopo la prova orale debba durare due mesi e non quattro. Di quattro mesi, invece, deve essere il tirocinio, con riflessione a distanza con esperti. Inoltre, abbiamo chiesto che il tutor non sia scelto dagli USR ma lo diventi il dirigente titolare della scuola dimensionata presso cui il candidato farà tirocinio.

C'è una differenza importante tra titoli culturali e titoli legati all'eperienza che abbiamo messo in evidenza anche noi come redazione, avete chiesto delle modifiche?

Sì, abbiamo chiesto meno peso ai "distintivi": master di primo o secondo livello etc. Quindi, più peso al lavoro significativo nella scuola.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una indiscrezione sul valore da dare all'esperienza di vicepresidenza.

Sì, confermo. E' anche stato un momento di difficoltà. Abbiamo sostenuto l'idea di premiare diversamente il lavoro del vicepreside prima e dopo l'avvio della 107.

Il motivo?

Il motivo è semplice: dopo la riforma Renzi, il dirigente può contare in un team fino al 10% del Collegio docenti. In una scuola di 100 docenti significa fino a 10 collaboratori. Il che significa che il lavoro e il peso delle responsabilità sarà diverso rispetto al passato, sarà minore. Abbiamo scelto un criterio diatonico, di evoluzione nel tempo. Non volevano dare un criterio orizzontale.

Per quanto riguarda la prova orale e quella scritta?

Anche in questo caso abbiamo chiesto un riequilibrio dei punteggi. Ad esempio relativamente alla lingua straniera abbiamo chiesto un intervento uguale a quanto chiesto per il concorso a cattedra. Cioé domande di livello B2, ma chiuse non aperte.

Per l'orale?

Per l'orale abbiamo chiesto un riequilibrio del valore tra l'informatica e la lingua straniera. Con la prima che sale da 4 a 8 e la seconda che scende da 12 ad 8.

Per il concorso a cattedra ci sono state molte lamentele relativamente allo scritto computer based. Ci sono stati troppi bocciati e da docenti penso sia corretto chiederci se in una valutazione, ad esempio, con l'80% di esiti negativi il problema sia degli studenti o di chi ha somministrato la prova.

Sì, infatti, concordo. Bisognerà stare attenti ad esempio a calcoare bene il tempo rispetto alle domande. Inoltre, per la preselettiva abbiamo chiesto più di 50 domande e di modificare anche alcune dizioni di tematiche troppo generiche.

In che senso?

Abiamo chiesto temi più legati alla pedagogia. Il dirigente deve essere un soggetto leader anche nel campo formativo e non solo amministrativo.

Altre richieste di modifica?

Sì, abbiamo chiesto che i vincitori non siano più soltanto il 20% dei posti messi a bando, ma il 30%.

Perché?

Perché vogliamo che si eviti ancora il fenomeno delle reggenze e si cerchi di coprire tutti i posti effettivamente vacanti nell'arco del prossimo triennio.

Quanti posti saranno messi a bando? Noi abbiamo saputo che i posti potrebbero essere mille.

Penso che l'intenzione è di cambiare direzione e arrivare fino a mille e cinquecento o addirittura duemila. Si dovrebbero mettere a bando i posti vancanti non soltanto del prossimo anno, ma dell'intero triennio. Non si può parlare di autonomia delle istituzioni scolastiche con dirigenze vacanti e reggenze.

Ci vogliono anche dirigenti preparati. Siamo sulla giusta strada con il nuovo regolamento?

Secondo me sì. Soprattutto se saranno recepiti i suggerimenti del CSPI che puntano al tirocinio sul campo, alle competenze pedagogiche. Ci vorrebbero dei test psicoattitudinali, ma il discorso non è proponibile.

Che aria si respira al CSPI?

Intanto, Scrima è bravissimo. Ha tanta esperienza ed è aiutato da un forte desiderio di mediazione da parte di tutti. Il Ministero ha dimostrato più volte di tenere in conto i nostri suggerimenti e spero che anche in questo caso aggiusti il tiro.

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