Concorso a cattedra 2015. Valutazione titoli e servizio, si riapre scontro tra diverse abilitazioni. MIDA ai politici, tutti i docenti hanno bisogno di tutela

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La nostra redazione, ieri, ha ricevuto un duro comunicato da parte del MIDA Precari che raccoglie i docenti abilitati tramite diverse procedure.

La nostra redazione, ieri, ha ricevuto un duro comunicato da parte del MIDA Precari che raccoglie i docenti abilitati tramite diverse procedure.

Abbiamo sentito Rosa Sigillò e Angela Veltri, i leader del movimento, per capire cosa sta succedendo nel mondo del precariato della seconda fascia.

Insomma si ricomincia con le lotte intestine al precariato, la scuola è ormai stanca.

Al MIDA non va giù che si tenti di escludere alcune categorie di docenti con interventi politici che riguarderanno il prossio concorso a cattedra. Vogliamo precisare con forza che in seconda fascia ci sono PAS, TFA, SFP e Magistrali. Tutti questi docenti hanno bisogno di tutela.

Cosa è successo?

Non siamo d'accordo – mi dicono Rosa e Angela al telefono – con la richiesta avanzata da alcuni gruppi organizzati che nel futuro concorso non venga conteggiato il servizio. Ovviamente ne sarebbero danneggiati i docenti abilitati che possono vantare servizio decennale. Il servizio è un diritto acquisito non si lavora soltanto per la gloria.

Perché non si riesce ad andare oltre? Da decenni che esistono contrapposizioni tra gruppi di precari

Da parte nostra non c'è volontà di ricominciare a battagliare mettendo in contrapposizione categorie diverse di precari. Noi nel MIDA abbiamo all'interno docenti TFA, PAS, SFP  e Diplomati Magistrale e ci confrontiamo spesso con l'associazione ADAM. Non è nostra intenzione alimentare guerre tra poveri, vogliamo rispettare i diritti di tutti. Siamo favorevoli che ai docenti TFA venga riconosciuto un punteggio aggiuntivo, ma contemporaneamente vogliamo che venga rispettato il riconoscimento del servizio.

Insomma, la riforma non ha risolto il problema del precariato

No, anzi. La colpa della riapertura delle polemiche è proprio del Governo che se avesse dato la possibilità del piano pluriennale, come chiesto da noi, dai cooridnamenti TFA e da tutte le forze di opposizione non ci sarebbe stata alcuna riapertura di contenziosi. Vogliono farci fare il concorso, ma hanno messo dei paletti che alimentano gli scontri tra noi precari. Prendiamo ad esempio la questione  del 10% di riserva su idonei. Se non fosse passato l'emendamento che tutela appunto solo il 10% degli idonei (prima di adesso venivano tutelati tutti), non ci sarebbe stata nessuna guerra perché ognuno con il proprio punteggio (chi prima chi dopo) sarebbe stato assunto perché inserito nelle graduatorie di merito.

Poi, completamente privi di possibilità rimangono i docenti di terza fascia di istituto che sembra tutti abbiamo dimenticato per i quali chiediamo immediata attivazione di TFA e PAS.

Invitiamo quindi i politici a non continuare a fomentare inutili guerre schierandosi con una parte o con l'altra e iniziare a guardarci tutti come povere vittime di un sistema che fa acqua da tutte le parti e che va in qualche modo sanato.

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