I Cobas con Quota96 e precari. Giorno 29 Renzi parlerà. Intanto in piazza

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COBAS – I Cobas Scuola sono stati sempre in prima fila nella difesa dei dirittindei Quota 96 (lavoratori della scuola nati nel 1951/52 con almeno 35 anni di contributi), partecipando alle iniziative di lotta che in quest’ultiminanni sono state organizzate dai Comitati Quota 96  per il diritto acquisito e riconosciuto da tutti i partiti, di essere collocati in pensione dal 1° settembre 2012.

COBAS – I Cobas Scuola sono stati sempre in prima fila nella difesa dei dirittindei Quota 96 (lavoratori della scuola nati nel 1951/52 con almeno 35 anni di contributi), partecipando alle iniziative di lotta che in quest’ultiminanni sono state organizzate dai Comitati Quota 96  per il diritto acquisito e riconosciuto da tutti i partiti, di essere collocati in pensione dal 1° settembre 2012.

L’ultimo schiaffo assestato ai Quota 96 è stata la giravolta del governo Renzi,  come precedentemente era avvenuto con Letta e Monti, che dopo l’ennesima promessa di risolvere la questione, ha ritirato al Senato l’emendamento approvato alla Camera, Sotto la pressione di giornalisti di regime e il ricatto di tecnici, imposti dal FMI, il Governo, sconfessando le stessse risoluzioni parlamentari di questi anni, ha dimostrato l’inutilità del  Parlamento ridotto a mero esecutore della volontà dell’esecutivo e  costringendo 4 mila Quota 96 a procrastinare ancora l’uscita dal lavoro, non risarcendoli per i due anni di ritardo a cui la legge  Fornero li ha costretti.

E’ stato ritirato l’emendamento sulla scuola riguardante Quota 96, con la scusanridicola di non essere pertinente alla PA, mentre sono stati salvaguardatinni giornalisti delle testate in crisi, concedendo loro la possibilità dina dare in  pensione a 58 anni con 37 anni di contributi, mentre per tutti  gli altri lavoratori rimane la tagliola di almeno 42 anni di contributi e 62 anni di età.

Renzi, molto bravo a lanciare altisonanti  e vuoti proclami sull’importanza della scuola, ha anche costretto altrettanti precari, da anni in attesa, e con diritto acquisito a essere stabilizzati, a vedere rinviata l’assunzione e il diritto ad avere una cattedra su posto sicuro e  una vita non soggetta  a peregrinare da scuola a scuola, da regione a regione.

Contro queste scelte ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo a fianco di tutti i lavoratori, costretti a subire i tagli imposti dall’egida neoliberista, per la scuola pubblica, per salari europei, per il diritto alla pensione, contro la riforma Fornero, che allungando l’uscita dal lavoro, blocca il doveroso ricambio generazionale in tutti i settori.

I Cobas per questo motivo valutano positivamente l’iniziativa dei Quota 96 e dei precari che hanno indetto una manifestazione, rivolta a tutto il modo della scuola, in contemporanea con il CdM, che sia il primo atto di una svolta nelle politiche scolastiche, con più investimenti, con il pensionamento dei Quota 96 dal 1 settembre 2014 e l’erogazione contestuale del TFS e la contemporanea assunzione dei precari.

 Per tutti questi motivi i Cobas invitano tutti i lavoratori della scuola a partecipare alla manifestazione, indetta per il 29 agosto, alle ore 11 in Piazza SS Apostoli, in sostegno dei Quota 96 e dei precari.

I Cobas si rendono disponibili a partecipare e ad organizzare altre iniziative, da indire immediatamente qualora il Governo non emani un D.L. risolutivo di queste problematiche.

Quota 96 2012. Unica soluzione per la pensione è copertura finanziaria per 9mila docenti

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