Classe concorso “Laboratorio Tecnologie Informatiche”. ANIEF, insegnamento biennio Tecnici e concorso: interrogazione al Ministro

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L'ANIEF, come apprendiamo dal comunicato stampa di seguito riportato, chiede al Parlamento di interrogare il ministro Giannini relativamente alla situazione della classe di concorso “Laboratorio di Tecnologie Informatiche”, insegnamento non è più previsto nel primo biennio degli istituti tecnici e per la quale non è stato messo a concorso alcun posto. 

L'ANIEF, come apprendiamo dal comunicato stampa di seguito riportato, chiede al Parlamento di interrogare il ministro Giannini relativamente alla situazione della classe di concorso “Laboratorio di Tecnologie Informatiche”, insegnamento non è più previsto nel primo biennio degli istituti tecnici e per la quale non è stato messo a concorso alcun posto. 

Il giovane sindacato evidenzia la contraddizione del MIUR che, da un lato, sostiene la digitalizzazione della scuola  e, dall'altro, priva il biennio degli istituti tecnici di un insegnamento laboratoriale legato alla medesima digitalizzazione.

Il comunicato

 Prima l’amministrazione scolastica sostiene che la digitalizzazione è una delle discipline cardine per la formazione dei nostri giovani, pone le basi per il loro ampliamento, approva finanziamenti copiosi, emana delle linee guida e avvia un piano rilevazione sulla consistenza tecnologica degli istituti. Ma ora scopriamo, con meraviglia, che nel riordino delle classi di concorso la materia “Laboratorio di Tecnologie Informatiche” (primo biennio degli Istituti Tecnici) non è più prevista come insegnamento. E che nel bando del nuovo concorso non sono stati annunciati posti per i docenti di laboratorio della disciplina. Visto come stanno le cose, Anief chiede al Parlamento di interrogare il Ministro Giannini.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): in questo modo si va verso la riduzione di cattedre in organico di diritto di circa il 50 per cento. Con molti docenti di ruolo che scivoleranno nella categoria dei Dop. Inoltre, nel bando del concorso a cattedra non è presente la classe B16, mentre vi è, con 475 cattedre, la classe di Concorso A41 (informatica) alla quale la B16 è connessa per la copresenza. Si vuole forse insegnare la materia, senza però affidare le esercitazioni tecnico-pratiche in laboratorio tenute dai periti informatici?

Attraverso un ingente e ambizioso piano nazionale della scuola digitale, sostenuto da diversi milioni di euro pubblici, il Miur investe forte nell’informatizzazione dei nostri istituti e della didattica. Poi, però, risparmia sugli insegnanti di esercitazioni informatiche, dimenticando di includerli nel bando di concorso a cattedre 2016. Anief, pertanto, si rivolge formalmente al Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, interrogandolo sui motivi dell’incomprensibile esclusione e chiedendo una risposta scritta al quesito posto.

Eppure il Piano Nazionale Scuola Digitale, illustrato dal Miur, parla di “valenza pluriennale che indirizza concretamente l’attività di tutta l’Amministrazione, con azioni già finanziate che saranno prese in carico dalle singole Direzioni del Ministero per l’attuazione.  Il Piano – continuano dal Ministero dell’Istruzione – contribuisce a ‘catalizzare’ l’impiego di più fonti di risorse a favore dell’innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola). Le azioni previste si articolano nei quattro ambiti fondamentali: strumenti, competenze, contenuti, formazione e accompagnamento”.

Attraverso la nota ministeriale 4603, del 3 marzo scorso, il Miur ha anche riepilogato i percorsi formativi previsti per il cosiddetto team di innovazione digitale presente in ogni scuola, con il coinvolgimento attivo (sino all’estate del 2017) di tre docenti e tre unità di personale Ata individuati dal dirigente scolastico. A tal fine, il Ministero ha già individuato una serie di “Poli formativi”, dislocati in tutta Italia, responsabili dell’organizzazione e della gestione delle attività e dei percorsi di formazione per gli Animatori digitali. A breve sarà anche “disponibile una piattaforma di informazione e condivisione di contenuti formativi alle azioni del PNSD, anche attraverso slides, video e schoolkit”.

A fronte di questo quadro generale, Anief ha scoperto che l’informatica non viene invece considerata rilevante per quel che riguarda la didattica. La recente normativa di riordino della scuola superiore, ha infatti previsto – con la revisione delle classi di concorso ed il successivo nuovo sistema di reclutamento dei docenti – l’introduzione della classe di concorso B16, in cui confluiscono per accorpamento le classi C310 e C300 (laboratorio informatica industriale dei Periti Informatici ITIS e laboratorio gestionale dei ragionieri). Ma nel riordino delle classi di concorso si evince che la materia “Laboratorio di Tecnologie Informatiche” (primo biennio degli Istituti Tecnici) non è più prevista come insegnamento: né da C300 ne da C310 (ora B16). Come non è prevista in nessuna classe di Concorso.

“Dai nostri calcoli – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal – questo comporterà una riduzione di cattedre in organico di diritto di circa il 50 per cento. Con molti docenti di ruolo che scivoleranno nella categoria dei Dop. Inoltre, nel bando del concorso a cattedra, il DDG 106 del 26 febbraio 2016, non è presente la classe B16, mentre vi é, con 475 cattedre, la classe di Concorso A41 (informatica) alla quale la B16 è connessa per la copresenza. Che senso ha tutto questo: si vuole forse insegnare la materia, senza però affidare le esercitazioni tecnico-pratiche in laboratorio tenute dai periti informatici?”.

L'interrogazione:

 

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