Chiamata diretta, tabella titoli sarà riformulata. Indiscrezioni sulle linee guida. I dirigenti avranno più poteri

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Saltato il tavolo delle trattative con i sindacati, il Ministero fa da sè e oggi, al massimo nei prossimi giorni, sarà emanato il documento con le linee guida.

Saltato il tavolo delle trattative con i sindacati, il Ministero fa da sè e oggi, al massimo nei prossimi giorni, sarà emanato il documento con le linee guida.

Nessuna indiscrezione in rete, se non quelle divulgate dalla nostra redazione nei giorni scorsi.

Innanzitutto, il Ministero è intenzionato a mantenere l'impianto dell'accordo politico con i sindacati. In pratica, il dirigente dovrà emanare un mini-bando per l'assegnazione dei posti liberi della scuola utilizzando dei criteri che saranno elencati dal Ministero nelle linee guida.

Per quanto riguarda i criteri, essi, come anticipato dalla nostra redazione in una tabella, riguarderanno tre aspetti: esperienza, titoli e attività formative. Eccovi la tabella.

Tra le indiscrezioni raccolte nelle scorse ore dalla nostra redazione, una vorrebbe che il Ministero stia lavorando ad una riformulazione di detta tabella, sebbene ne sarà mantenuto l'impianto.

L'obiettivo è una maggiore libertà di manovra concessa ai dirigenti nella scelta qualitativa e quantitativa dei criteri.

Ad esempio, nell'accordo politico con i sindacati i dirigenti potevano esprimere 4 criteri per l'emanazione del bando, probabilmente il vincolo sarà eliminato e i dirigenti avranno così maggiore libertà di azione.

Possibile, inoltre, che venga ripristinata la proposta ministeriale che consentiva ai dirigenti di visualizzare anche i curriculum dei docenti che non faranno domanda in altro istituto, al fine di effettuare una proposta aggirando il vincolo di assegnare la cattedra solo a chi fa esplicita domanda. Punto che, durante le trattative, ha fatto saltare i nervi ai sindacati.

Sì al colloquio. Conferme anche relativamente alla possibilità da parte del dirigente del colloquio come discriminante per la scelta dei docenti, sebbene subordinato al possesso dei titoli.

Un colloquio che, in realtà, potrebbe assumere un ruolo determinante nella maggior parte dei casi. Infatti, come abilmente messo in evidenza dal nostro Nino Sabella, la scelta tra i docenti per l'assegnazione di una cattedra ordinaria (come ad esempio Italiano) vedrebbe più docenti presentarsi con titoli coerenti alle richieste della scuola in misura pari. Quale, quindi la discriminante finale se non il colloquio con il dirigente?

Se le promesse del Ministero saranno mantenute, oggi o al massimo domani saranno pubblicate le linee guida.

Le scuole attendono, perché dovranno lavorare per ai mini-bandi e sarà corsa contro il tempo.

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