Chiamata diretta, si allungano i tempi della sessione negoziale. Gilda: assegnare docenti alle scuole in base al punteggio della mobilità

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I tempi della trattativa tra Miur e OO.SS. sulla "chiamata diretta" sembrano allungarsi notevolmente, almeno a sentire le parole del Coordinatore della Gilda Rino Di Meglio, che al riguardo avanza una proposta per superare la problematica legata proprio al fattore tempo. 
I tempi della trattativa tra Miur e OO.SS. sulla "chiamata diretta" sembrano allungarsi notevolmente, almeno a sentire le parole del Coordinatore della Gilda Rino Di Meglio, che al riguardo avanza una proposta per superare la problematica legata proprio al fattore tempo. 

Nei giorni scorsi, abbiamo riferito del nuovo "meccanismo" che il Miur sta pensando di attuare, almeno secondo quanto riportato da ItaliaOggi, per rendere più soft l'attribuzione degli incarichi, da parte dei dirigenti, ai docenti presenti nell'ambito di riferimento. Si tratterebbe di una sorta di "concorso per ogni scuola", che definirebbe il profilo dei posti liberi da attribuire ai docenti dell'ambito, indicando i titoli culturali e di servizio richiesti; una volta pubblicato, a livello nazionale, l'avviso per tutti i docenti dell'ambito, si darebbe avvio alla procedura con gli insegnanti che dovrebbero presentare domanda presso la/le scuola/e di interesse.

Come abbiamo evidenziato nell'apposito articolo, si tratta di un'ipotesi suscettibile di modifiche, che necessità di ulteriori chiarimenti di non poco conto e che risulta di difficile attuazione, considerati anche i tempi in cui dovrebbe svolgersi, ossia dopo la pausa di ferragosto.

La stessa preoccupazione relativa ai tempi e al meccanismo, che si studiando al Miur, è stata espressa da Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale della Gilda.

Di Meglio, come suddetto, ha evidenziato il dilatarsi dei tempi della sessione negoziale sulla sequenza contrattuale relativa alla chiamata diretta, attribuendo ciò alla procedura macchinosa al vaglio dell'Amministrazione, e il conseguente rischio di compromettere l'avvio del prossimo anno scolastico.

La soluzione, continua il Coordinatore della Gilda, potrebbe essere quella di permettere ai docenti di indicare le scuole in cui essere assegnati e concorrere per i posti delle scuole indicate in base al punteggio della mobilità, quindi in base a titoli e servizi.

Di seguito quanto affermato da Di Meglio.

“Sulla mobilità legata agli ambiti territoriali i tempi si stanno allungando oltre ogni ragionevole misura e il rischio sempre più concreto è che il prossimo anno scolastico non si avvii regolarmente, con tutte le annesse ripercussioni sulle attività didattiche per gli studenti”. A lanciare l'allarme è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che punta l'indice contro il grave ritardo nella definizione della sequenza contrattuale.
“La pubblicazione dei movimenti è fissata per metà agosto – spiega Di Meglio – e restano pochi giorni per tutte procedure legate all'assegnazione dei docenti alle scuole. Secondo le notizie trapelate finora a rallentare ulteriormente la trattativa sarebbe la procedura eccessivamente macchinosa che sta mettendo a punto il Miur. La soluzione più sensata, dunque, sarebbe quella di utilizzare soltanto il punteggio della mobilità lasciando che siano i docenti a indicare le scuole. Invitiamo dunque il Miur – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – a prendere in considerazione questa proposta per evitare che l'anno scolastico inizi come al solito nel segno del caos”.

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