Chiamata diretta, a parità di punteggio tra candidati deciderà il dirigente con il colloquio. Non saranno casi sporadici

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Prossima settimana il Ministero emanerà le linee guida sulla chiamata diretta. Potrebbero esserci delle novità rispetto a quanto annunciato dalla nostra redazione.

Prossima settimana il Ministero emanerà le linee guida sulla chiamata diretta. Potrebbero esserci delle novità rispetto a quanto annunciato dalla nostra redazione.

Più che "Chiamata diretta", ormai bisognerebbe parlare di "Chiamata per titoli". Infatti, ricordiamo, che le scuole dovranno emanare dei mini-conorsi con la scelta di requisiti che devono rientrare nel progetto di formazione dell'istituto.

I requisiti sono di tre tipi, confermati dal Ministero e presenti nella bozza che abbiamo pubblicato in anteprima, i tipi di requisiti che saranno richiesti: esperienza, titoli di studio e certificazioni, attività formative presso Università o Enti accreditati.

Alcuni utenti ci hanno chiesto cosa accadrà nel caso in cui più candidati avranno gli stesi requisiti?

Ricordiamo che nella legge 107 è contemplata la possibilità, non l'obbligatorietà, da parte del dirigente di effettuare un colloquio con il candidato.

Ieri, a Marco Campione, membro del gabinetto del Sottosegretario Faraone, è stato chiesto se questo colloquio è dirimente, cioè se il dirigente potrà scegliere il candidato in caso di parità di titoli.

La risposta è stata affermativa e pensiamo che non saranno casi sporadici, dato che è facilmente pronosticabile che i casi di parità di titoli (soprattutto per i posti di cattedra ordinaria) saranno tantissimi. Alla fine, quindi, sarà sempre il dirigente a decidere.

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