Chiamata diretta, avvisi su misura? Può succedere

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La chiamata diretta, esordita quest'anno e ormai avviatasi a conclusione, non possiamo certo dire che si è svolta regolarmente e secondo quanto indicato dal MIUR. La nostra redazione ha riportato i diversi e, purtroppo, numerosi casi di discriminazione e di richieste inadeguate al ruolo che i docenti coinvolti devono o dovrebbero svolgere. 

La chiamata diretta, esordita quest'anno e ormai avviatasi a conclusione, non possiamo certo dire che si è svolta regolarmente e secondo quanto indicato dal MIUR. La nostra redazione ha riportato i diversi e, purtroppo, numerosi casi di discriminazione e di richieste inadeguate al ruolo che i docenti coinvolti devono o dovrebbero svolgere. 

Possiamo affermare che il meccanismo non ha funzionato affatto bene, suscitando le polemiche di chi svolge servizio da diversi anni (anche non di ruolo) e adesso si vede sottoposto a candidature e colloqui i cui esiti sono stati talvolta paradossali.

Sinora abbiamo abbondantemente parlato delle discriminazioni subite dai docenti e dei requisiti richiesti spesso aventi poco a che fare con il PTOF. Riportiamo adesso l'esperienza di una nostra lettrice, dalle quale si evince un altro degli aspetti negativi della cosiddetta "chiamata per competenze", ossia il sospetto che gli avvisi possano essere creati ad hoc al fine di assumere un determinato docente cercando di far passare il messaggio che tutto sia avvenuto regolarmente.

Da cosa nasce il sospetto? Dal fatto che, io DS, inserisco un requisito che possiede  Un solo docente, tra quelli che hanno presentato la candidatura nella mia scuola, poi attribuisco l'incarico proprio sulla base di detto requisito.

Nel caso in questione, la collega lamenta giustamente il fatto che, pur avendo notevole esperienza e numerosi titoli, sia stata preferita ad un altro collega con zero anni di insegnamento e nessun altro titolo se non il Dottorato richiesto nell'avviso.

Ricordiamo che l'ispettore del Miur Bruschi, intervenendo sulla chiamata diretta, ha sottolineato che le scelte per essere inattaccabili dovrebbero avvenire secondo criteri fissati preventivamente negli avvisi: ad esempio si punta sulla quantità dei titoli o sulla qualità?  Lo stesso ispettore ha evidenziato inoltre che le i criteri devono essere strettamente correlati al PTOF e alle attività che effettivamente si svolgono in quella determinata scuola. Tutti aspetti questi trascurati dalla maggior parte degli avvisi pubblicati dai dirigenti.

Nel caso sopra descritto, il DS sembra aver scelto sulla base di uno solo dei requisiti indicati nell'avviso. La docente in questione sottolinea che il dottorato è sì un titolo importante, tuttavia posseduto da un docente che non è mai entrato in classe, non si comprende che grande valenza possa avere e in che modo possa migliorare l'attività didattica da svolgere con gli allievi.

Di seguito la lettera della docente.

Salve a tutti, 

in queste frenetiche e convulse giornate caratterizzate dalla corsa all'accaparramento cattedre, i titoli e i requisiti per l'assunzione mediante "chiamata diretta" si sprecano per originalità e discutibile aderenza alla reale esperienza e competenza della figura dell' insegnante.

Paleso a voi di Orizzonte il mio dubbio: è normale che un Liceo Classico della Campania che si autoreferenzia nel proprio POF, quale prestigioso e blasonato Istituto, non chiami neppure a colloquio, in seguito ad invio di autocandidatura, un' insegnante con dieci anni di esperienza, titolo di Animatore Digitale, esperta di didattica innovativa e tecnologica, competenza linguistica C1 acquisita, ruolo di Collaboratore Vicario, e invece assuma senza colloquio chi ha 0 anni di insegnamento, nessuna abilitazione da Concorso, nessun Master, quindi con punteggio assolutamente inferiore rispetto ad altri candidati, ma sia in possesso dell' unico titolo che la blasonata scuola ha richiesto: Dottorato di Ricerca. E questo per entrambi i posti disponibili nell'organico dell' autonomia della suddetta Scuola.
 

Viene spontaneo pensare che i requisiti e i titoli richiesti in alcuni bandi emanati dalle Istituzioni Scolastiche, non siano altro che frutto di una conoscenza pregressa dei candidati, eventualmente segnalati preventivamente al Blasonato Dirigente Scolastico.
 
Una delle storture più evidenti di questa Legge è proprio la paventata autonomia concessa ai Presidi e alle loro creative modalità di reclutamento dei docenti: con tutto il rispetto per un Dottorato, ci si chiede a cosa possa mai servire nel confronto con gli allievi, dinanzi ai quali dissertare sui Massimi Sistemi, è diventato da tempo un inutile e demotivante approccio didattico. Forse che adesso a scuola approderanno tutti i mancati prof universitari?
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