Cantiere scuola PD, elementare e medie: no a maestro unico, sì a giudizio. Tempo pieno abbatte la dispersione

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red – Pubblichiamo l’intervento integrale di Benita Licata ai lavori del Partito Democratico svoltisi a Terrasini i primi di agosto. L’intervento ha riguardato il gruppo coordinato da Mariangela Bastico su primaria e secondaria di I grado.

red – Pubblichiamo l’intervento integrale di Benita Licata ai lavori del Partito Democratico svoltisi a Terrasini i primi di agosto. L’intervento ha riguardato il gruppo coordinato da Mariangela Bastico su primaria e secondaria di I grado.

Salve a tutti, sono Benita Licata, dirigente scolastica in pensione (di un istituto comprensivo con CTP e scuola nelle carceri), con Maria Angela Bastico,che ieri ci ha intrattenuto con una interessante relazione, abbiamo coordinato un gruppo di docenti della scuola primaria,della secondaria di primo grado e dei corsi di educazione per adulti (futuri CIPIA).

Con Mariangela abbiamo convenuto di non introdurre i lavori con nostre relazioni ma dare subito (anche per utilizzare al massimo il tempo a disposizione) la parola ai docenti.Sono intervenuti quasi tutti e in un clima sereno, pur nella preoccupazione del momento che la scuola attraversa ,dopo i tagli indiscriminati soprattutto voluti dalla Moratti ma continuati in modo più pesante col ministro Gelmini.

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Tutti hanno sottolineato la necessità di distinguere il tempo scuola dal tempo educativo, marcandone fortemente le differenze. Tutti hanno sottolineato la netta differenza fra lezione frontale e tempo scuola, rivisitando le cattedre, evitando la frammentazione delle discipline, problema più sensibile per le " educazioni " e per alcune discipline del secondo grado

Si è chiesta a gran voce una maggiore attuazione del tempo pieno e del tempo prolungato (mettendo in atto se occorre tutte le vertenzialità con gli EELL ). Noi che operiamo in Sicilia vediamo la quasi totale assenza del tempo pieno come una delle piaghe della nostra scuola, non siciliana, ma italiana. Le analisi sui divari sempre più ampi nei rendimenti nord e sud non possono prescindere da questo dato strutturale che è una vera e propria ingiustizia costituzionale. Ho raccontato la mia difficile ma entusiasmante esperienza in una delle poche scuole che lo ha previsto, fin dalla nascita del Tempo Pieno che ci ha consentito, in un quartiere a rischio come la Noce ( quella che Totò Riina" aveva nel cuore!) risultati incredibili, con l’abbattimento dell’alto tasso di dispersione, l’integrazione di disabili gravi, l’inserimento degli stranieri di diverse etnie e il raggiungimento del successo formativo di tanti alunni, usando il monte ore per fasce di livello, dando ad ogni alunno ciò di cui aveva veramente bisogno per la sua crescita e il superamento di tutte le difficoltà incontrate.

Da tutti gli interventi è emersa la " condanna senza appello" del maestro unico e sono state discusse diverse forme di codocenze, di laboratori e l’utilizzo massimo delle ore previste per la scuola primaria (mentre con molta tristezza si è costato che molti collegi, in Sicilia votano per il modello di 27 ore, acuendo ancor più il problema del precariato! Spesso siamo proprio noi, operatori della scuola, ad operare di fatto in modo discontinuo e frammentato e dobbiamo costatare che tanti, troppi collegi dei docenti votano a stragrande maggioranza il modello delle 27 ore, sarebbe il caso di rifletterci, per capire e agire).

Si è parlato a lungo della continuità didattica ( si è fatto cenno anche al biennio delle superiori) ,continuità che deve essere attuata per tutti gli ordini dì scuola. Purtroppo la nascita degli istituti comprensivi, salutata con molto entusiasmo e da molti condivisa, trova molta difficoltà quando i plessi vengono accorpati per mero problema numerico e di risparmio e non per un progetto didattico condiviso.

Abbiamo raccontato di programmazioni comuni, di progetti comuni, di riunioni per discipline, tutto verificato sul campo ma purtroppo non tutte le esperienze raccontate erano positive. 

Riguardo l’educazione degli adulti, per i CTP che diventeranno CIPIA, si è raccomandato di seguirne l’iter iniziale per arrivare ad una vera riforma mettendo in atto tutte quelle sperimentazioni già previste e  attuate a macchia di leopardo ma che incontrano difficoltà
organizzative( che ancora oggi emergono,p.e.pochi CIPIA previsti in Sicilia).

E’ emersa la difficoltà del personale da utilizzare nelle carceri (in particolare nelle carceri minorili) e per tutti i CIPIA si è chiesta la presenza di diverse figure didattiche di supporto (anche con l’aiuto delle regioni).

Da tutti è venuta la richiesta di introdurre nella scuola altre figure di supporto: psicopedagogisti, psicologi, mediatori culturali, mediatori linguistici (in questo anche le regioni possono essere di aiuto).

Tutti hanno convenuto che è importante e utile l’introduzione dell’organico funzionale.

Alcuni hanno sottolineato l’importanza del "fare rete".

Richiesta a gran voce una riforma degli ormai svuotati OOCC che viene ritenuta improcrastinabile.

Ci si è soffermati sulla formazione obbligatoria e i tirocini per i nuovi docenti, potenziando i tutor nelle scuole e ridimensionando il ruolo delle università quando appaiono troppo lontane e astratte e quando diventano solo “banche” formative pre reclutamento a pagamento (vedi tfa, pas,..), potenziandolo invece come strumenti di sperimentazione e di ricerca.

Alla fine ci si è soffermati sulla valutazione degli alunni e sono prevalse le perplessità sulle prove Invalsi e, all’unanimità, il rigetto del voto.

Tutti sono stati d’accordo che gli operatori scolastici vanno valutati (restano dei punti interrogativi su chi valuta e su cosa si valuta), sì incondizionato invece alla valutazione del sistema.

Tutti abbiamo convenuto che il sistema scolastico necessita  urgentemente di una "messa a punto" ma…………..

(Considerazione personale per il sottosegretario Reggi e tutto il Miur) CI VUOLI U VENTU NCHIESA MA NO ASTUTARI I CANNILI

BUON LAVORO

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