Camera, sì al blocco degli scatti, ma abbia “carattere eccezionale”. Sindacati sul piede di guerra. ANIEF promette ricorsi

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red – Giorno 19 le Commissioni I e XI hanno espresso parere favorevole al decreto del Governo che reitera fino a tutto il 2014 il blocco dei contratti, esprimendo, però, delle condizioni. I sindacati non ci stanno.

red – Giorno 19 le Commissioni I e XI hanno espresso parere favorevole al decreto del Governo che reitera fino a tutto il 2014 il blocco dei contratti, esprimendo, però, delle condizioni. I sindacati non ci stanno.

Le due commissioni hanno espresso parere favorevole, ma chiedendo, temendo anche una oncostituzionalità della norma, che le misure adottate abbiano un carattere del tutto eccezionale e provvisorio rendendo, per il futuro, non ipotizzabile un ulteriore allungamento temporale, che rischierebbe, scrvono "di trasformare un intervento che doveva essere una tantum e limitato nel tempo in una vera e propria deroga al meccanismo medesimo, da valutare attentamente rispetto alle previsioni costituzionali, con particolare riguardo a quelle recate dagli articoli 3, 36, 39 e 97 della Costituzione"

Altro rilievo riguarda l’apertura della contrattazione, subito dopo l’entrata in vigore del decreto ai soli effetti normativi, modificando lo schema di decreto nella parte in cui lo stesso ha congelato fino al 31 dicembre 2014 la stessa contrattazione collettiva, fermo restando che la contrattazione per la parte economica potrà esplicare i suoi effetti a decorrere dall’anno 2015.

La reazione dei sindacati è stata immediata. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS,  hanno manifestato netta contrarietà a quanto deliberato dalle Commissioni, promettendo iniziative di mobilitazione, che potranno avere effetti anche sull’avvio del prossimo anno scolastico.

Sindacati che chiedono, comunque, la riapertura della contrattazione.

Sulla questione è intervenuta anche l’ANIEF-Confedir anticipando "una nuova stagione di ricorsi, visto che a novembre la Consulta si pronuncerà sulla costituzionalità del blocco già disposto per il triennio 2010-2013 per via di 17 pronunce dei tribunali amministrativi e del lavoro."

“Infine è inutile rinnovare il contratto solo da un punto di vista normativo, – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola e i quadri – quando con la privatizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego, su cui punta il Governo, diventa rilevante la definizione dell’aspetto economico ai fini delle progressioni di carriera e dell’adeguamento degli stipendi al caro vita”, conclude il sindacalista Anief-Confedir.

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