In calo il turismo scolastico: meno della metà delle classi delle scuole superiori va in viaggio d’istruzione

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Drastico calo per i viaggi d'istruzione: ci va solo il 46,5% delle classi delle scuole Superiori, causa crisi economica che impone tagli alle famiglie.

Drastico calo per i viaggi d'istruzione: ci va solo il 46,5% delle classi delle scuole Superiori, causa crisi economica che impone tagli alle famiglie.

L'allarme è stato lanciato dal Touring Club Italiano: oggi il turismo scolastico coinvolge 930.000 studenti (su una domanda potenziale di circa 2,6 milioni di ragazzi) delle scuole superiori di secondo grado con un fatturato di 263.000.000 euro, con un calo del 2,6% rispetto allo scorso anno.

Tra i dati forniti dall'osservatorio sul Turismo Scolastico del Centro Studi del Touring Club Italiano figura la durata media delle gite, che è di 4 notti, con un costo medio di 283 euro, in calo dell'1,7% rispetto all'anno scolastico precedente.

Cresce la quota di classi che va all'estero: è il 55, 4% contro il 44,6% di quelle che preferiscono rimanere in Italia. Le destinazioni più richieste sono Francia e Germania con Parigi e Berlino, la Repubblica Ceca con Praga, la Spagna con Barcellona.

In Italia le città preferite dagli studenti per il viaggio con la classe sono Roma, Firenze e Venezia.

Scopo del viaggio è sempre l'arte e la storia per l'85,1%, segue la conoscenza delle culture straniere per il 30,6%.

Tra i mezzi di trasporto utilizzati il pulman resta il preferito per il 53,7% delle scuole, al secondo posto c'è l'aereo per il 26,4% e infine il treno per il 16,5%.

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