Cade convitto a L’Aquila per terremoto, 4 anni di carcere al preside. DISAL, rivedere normativa

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E' questa la sentenza che sta facendo discutere il mondo della scuola ed in particolare i dirigenti scolastici.

E' questa la sentenza che sta facendo discutere il mondo della scuola ed in particolare i dirigenti scolastici.

Infatti, è stata data esecuzione della sentenza confermata in Cassazione che ha condannato un dirigente scolastico  per omicidio colposo plurimo e lesioni personali.

La condanna è legata al crollo del Convitto nazionale "Domenico Cotugno" a seguito del terremoto del 2009 a L'Aquila.

Le colpe del dirigente sono state, secondo il tribunale, la mancanza della ristrutturazione dell'edificio e l'assenza di un piano di sicurezza. Secondo i giudici, il dirigente avrebbe omesso "di valutare l’enorme pericolo incombente sul vetusto palazzo e il sol fatto di avere consentito la prosecuzione dell’attività".

Una vicenda che è stata commentata dall'associazione DISAL che ha epsresso al dirigente "vicinanza e solidarietà umana", sollevando "l’iniqua attribuzione ai dirigenti scolastici di responsabilità sulla sicurezza degli edifici".

"Oggi – scrivono nel commento alla notizia i responsabili dell'associazione DISAl – nessun dirigente scolastico ha nelle mani i benché minimi strumenti per curare la sicurezza edilizia, in una situazione di grave abbandono, inadeguatezza, ritardi infiniti e insufficienza di oltre la metà degli edifici scolastici italiani".

Questi sono i motivi per cui l'associazione chiede "che la responsabilità sulla sicurezza edilizia venga attribuita unicamente ai proprietari degli edifici, siano essi pubblici o privati."

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