La Buona Scuola deve essere uguale per tutti

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La recente sentenza della Cassazione, che impone alle scuole paritarie pubbliche di pagare l’IMU, rischia di far chiudere tante paritarie, soffocando per sempre la libertà di scelta educativa dei genitori.

La recente sentenza della Cassazione, che impone alle scuole paritarie pubbliche di pagare l’IMU, rischia di far chiudere tante paritarie, soffocando per sempre la libertà di scelta educativa dei genitori.
Poiché le scuole statali sono esonerate dal pagamento, l’A.Ge.S.C. – Associazione Genitori Scuole Cattoliche – ritiene che la sentenza trasudi ideologia e che la discriminazione tra statale e paritaria vada risolta in tempi brevissimi dal Governo.

La Costituzione Italiana afferma come sia diritto dello studente un trattamento equipollente indipendentemente dalla scuola che frequenta, mentre la Legge 62/2000 ha sancito l’appartenenza delle scuole a gestione non statale al sistema integrato pubblico di istruzione.

Nata da un ricorso del Comune di Livorno, la sentenza della Cassazione è figlia della sentenza della Corte Europea, interpellata da alcune forze politiche che ritenevano l’esonero dall’ICI-IMU una sorta di aiuto di stato. Il ricorso era
organizzato sulla domanda: tutte le attività umane sono da considerarsi attività economiche? Ebbene si. Dunque anche le scuole statali avrebbero questa caratteristica. Però nel regolamento IMU lo Stato ha escluso dal pagamento tutti gli edifici pubblici, comprese le scuole.

“Per quanto riguarda le paritarie pubbliche – afferma il Presidente di A.Ge.S.C. Roberto Gontero – i costi dell’IMU andrebbero a gravare non sui gestori bensì sulle tasche delle famiglie che hanno scelto la scuola in base alla libertà di scelta educativa, anche con sacrifici economici signficativi . E qui non si parla solo di scuole cattoliche ma di pubbliche paritarie in generale. Dati alla mano – ribadisce Gontero – la sentenza limita fortemente la garanzia di libertà sull’educazione, tanto richiesta dall’Europa. In Italia ci sono 1.300.000 studenti nelle scuole paritarie e a fronte dei 471 milioni ricevuti dalle paritarie, lo Stato risparmia proprio grazie a quest’ultime, 6 miliardi e mezzo di euro”.

Dopo questa sentenza, senza un intervento del Governo che modifichi il regolamento dell’IMU esonerando anche il servizio scolastico svolto dalle scuole paritarie, i gestori di quest’ultime, dovranno aumentare a dismisura le rette, pena la chiusura, considerando che il loro servizio non ha scopo di lucro ma di solo pareggio di bilancio”. L’IMU è calcolata sui metri quadri  e considerando quanto grandi sono le scuole, il costo sarebbe molto pesante per ogni istituto. E se le paritarie chiudessero in massa, e potrebbe accadere con questo assurdo balzello, lo Stato dovrebbe sborsare un bel po’ di soldi per nuovi insegnanti e nuovi edifici. Una perdita grave per tutti.

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