Bonus premiale. Le OO.SS rispondono con un comunicato unitario alle affermazioni dell’ANP

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Comunicato unitario OO.SS. – Sono di gravità inaudita le affermazioni contenute nel resoconto che sul sito dell’ANP viene fatto dopo l’incontro al MIUR del 24 febbraio 2016 sulla valorizzazione professionale dei docenti, il cosiddetto bonus.

Comunicato unitario OO.SS. – Sono di gravità inaudita le affermazioni contenute nel resoconto che sul sito dell’ANP viene fatto dopo l’incontro al MIUR del 24 febbraio 2016 sulla valorizzazione professionale dei docenti, il cosiddetto bonus.

Già il titolo del pezzo suona falso e offensivo quando descrive le posizioni assunte dagli altri sindacati come attacco ai dirigenti delle scuole. Ma è il testo, nel suo complesso, a offrire una lettura totalmente distorta del nostro pensiero e dello stesso andamento dell’incontro al MIUR.

È del resto molto significativo, e basterebbe da solo a spiegare le ragioni dell’astio che pervade il documento dalla prima all’ultima riga, il modo con cui l’ANP mostra di intendere la contrattazione, dalla quale i dirigenti finirebbero per rimanere “imbrigliati”. Quale idea di dirigente, di comunità scolastica, di relazioni sociali possa celarsi dietro espressioni del genere è facile intuirlo, e suscita qualche inquietudine. Per quanto ci riguarda, confronto, negoziato e contratti non servono a imbrigliare, ma segnano percorsi rivolti all’assunzione trasparente di decisioni e responsabilità condivise, nell’interesse del bene comune.

L’ANP evidentemente la pensa in modo diverso, rivendicando l’esercizio di un “potere discrezionale” che non ammetterebbe argini, forzando in tal senso anche la stessa legge 107/15.

L’affermazione secondo cui i sindacati di Comparto “non riconoscono il ruolo dei dirigenti delle scuole” prima ancora che gratuita, infondata e offensiva suona assolutamente ridicola se riferita a sindacati che da sempre organizzano e rappresentano la dirigenza scolastica, ricorrendo quando necessario a iniziative di mobilitazione come quelle in atto sul FUN, a fronte delle quali risalta al momento una certa inerzia dell’ANP. Così come appare per lo meno incauta l’enfasi con cui l’ANP sposa in toto una circolare emessa altrettanto incautamente, tanto da essere ritirata nel giro di 24 ore.

L’intelligenza e la saggezza dei dirigenti scolastici sono ben diverse e superiori rispetto a quelle espresse nel comunicato. Per fortuna la scuola italiana può far conto su tanti dirigenti che operano con un’autorevolezza rafforzata ogni giorno sul campo dalla loro capacità di costruire relazioni positive, fattore non secondario per la qualità e l’efficacia dell’azione formativa.

Nella convinzione che tutti i momenti di confronto siano quanto mai utili per favorire un’applicazione delle norme orientata a prevenire divisioni e conflitti, la nostra idea di dirigenza è da sempre distante dal principio dell’escludere ignorando (Don’t ask don’t tell, come suggerisce l’ANP) perché estraneo a ogni modello autenticamente educativo e a una leadership democratica. 

I rischi di possibile contenzioso nascono proprio dalla presunzione con cui si vorrebbero interpretare a proprio uso e consumo norme di legge sulle quali, al di là di ogni legittima espressione di consenso o dissenso, si rivelano viceversa quanto mai utili e opportuni tutti i momenti di confronto che possano favorirne un’applicazione quanto più possibile orientata a prevenire divisioni e conflitti.

Va letta in questo senso, per esempio, la richiesta di veder rispettate le prerogative che norme vigenti (né più, né meno della legge 107/15) assegnano alla disciplina contrattuale per ciò che riguarda la retribuzione accessoria del personale. Si tratta peraltro della stessa richiesta che coerentemente viene fatta dalle OO.SS. anche per ciò che riguarda la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici che, altrimenti, nel quadro della prossima valutazione dei dirigenti, sarebbe rimessa alla assoluta discrezionalità dei direttori degli uffici scolastici regionali.

Perché le sedi di confronto producano esiti positivi e utili, è indispensabile che chi vi partecipa lo faccia in modo costruttivo e serio; chi vi coglie solo pretesti per alimentare assurde polemiche, non aiuta a risolvere i problemi, alimenta solo divisione e finisce per indebolire le stesse ragioni di coloro che dovrebbe rappresentare e tutelare.

FLC CGIL Domenico Pantaleo    
CISL  Scuola Maddalena Gissi    
UIL  Scuola Giuseppe Turi    
SNALS  Confsal Marco Paolo Nigi
I responsabili nazionali della dirigenza scolastica 
FLC CGIL Gianni Carlini    
CISL  Scuola Mario Guglietti    
UIL  Scuola Rosa Cirillo    
SNALS  Confsal Pasquale Ragone

Valutazione del merito. La risposta di ANP ai sindacati: il bonus non è oggetto di contrattazione

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