Bonus bebè: spetta alle famiglie fino a 30.000 euro di reddito ISEE e non rientrerà nell’IRPEF

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Renzi ha annunciato domenica scorsa in TV che a partire dal 2015 per 3 anni verrà erogato il bonus bebè: una misura a sostegno della natalità prevista dalla legge di stabilità.

Renzi ha annunciato domenica scorsa in TV che a partire dal 2015 per 3 anni verrà erogato il bonus bebè: una misura a sostegno della natalità prevista dalla legge di stabilità.

Il Tesoro è intervenuto con un tweet a rettifica di alcune ipotesi circolate nelle ultime ore: il bonus dovrebbe essere erogato mensilmente (si è parlato anche di un unico assegno di circa 900 euro) e spetterà ai nuclei familiari il cui reddito ISEE non sarà superiore a 30.000 euro (e non 90.000 come detto in precedenza), agli incapienti (chi si trova cioè nella no-tax area) e ai figli di cittadini immigrati che rispettano i requisiti di reddito e con un permesso di soggiorno da almeno cinque anni (un bambino su 5 in Italia nasce da genitori stranieri).

Ne potranno beneficiare anche le mamme con figli adottivi, inoltre il bonus non andrà a costituire reddito, in pratica non sarà tassato nella quota IRPEF.

Il Dpcm, in cui sarà inserita la norma, sarà  elaborato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan e andrà approvato entro febbraio 2015.

La spesa statale  per il bonus ammonterebbe a circa 500 milioni di euro l’anno per il primo anno di applicazione del provvedimento, il 2015.

Nel 2016 il costo raddoppierebbe, in quanto i nati del 2015 continuerebbero a percepire il sussidio, insieme a quelli del 2016, per stabilizzarsi a 1,5 miliardi nel 2017.

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