Blocco scatti di anzianità: controtendenza rispetto ad eurozona. No al merito a costo zero, defiscalizzare stipendi e pensioni. I sindacati protestano giorno 28

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red – E scatta protesta anche per incursioni legislative nelle materie contrattuali, incluso Decreto Istruzione. Manifestazione congiunta dei rappresentanti delle sigle firmatarie del contratto, prevista per il 28 ottobre a  Roma, presso il Centro Congressi Cavour, per richiamare l’attenzione del Governo e delle forze politiche sulla scuola e sulle sue priorità.

red – E scatta protesta anche per incursioni legislative nelle materie contrattuali, incluso Decreto Istruzione. Manifestazione congiunta dei rappresentanti delle sigle firmatarie del contratto, prevista per il 28 ottobre a  Roma, presso il Centro Congressi Cavour, per richiamare l’attenzione del Governo e delle forze politiche sulla scuola e sulle sue priorità.

Che i docenti, a breve, diventeranno una categoria di meritevoli, ma poveri, ce lo conferma anche un duro intervento dei sindacati che criticano l’operato del Governo su varie questione

Blocco scatti e meritocrazia

Innanzitutto il Def, il documento di economia e  finanza 2013, dove, nel paragrafo dedicato alla scuola, non si prevedono né aumenti stipendiali, né scatti di anzianità, ma si  interviene unilateralmente sulle articolazioni delle carriere dei docenti, dando il via a “un sistema di valutazione delle  prestazioni professionali collegato a una progressione di carriera svincolata dalla mera anzianità di servizio”.  L’obiettivo, quindi, è legare lo stipendio dei docenti al merito, senza peraltro precisarne i criteri, e a costo zero

I sindacati mettono le mani avanti e anticipano al Governo che non parteciperanno "ad un negoziato che  riguardi solo la parte normativa del contratto e senza alcun adeguamento degli stipendi al costo della vita, cresciuto a dismisura"

E ricorda che l’abolizione degli scatti è "in netta controtendenza con quanto avviene in eurozona, dove l’anzianità conserva un importante riconoscimento".

Intrusioni legislative in materia contrattuale

Sotto la lente della critica, i percorsi obbligatori di formazione per i docenti, che introducono, "un nuovo obbligo di servizio, senza precisare il tetto orario né relative retribuzioni, rispetto a quanto previsto dal vigente contratto".

Una ingerenza "aziendalista" "che  sostanzialmente ha tradito le aspettative del Ministro Carrozza che all’inizio dell’anno scolastico aveva parlato di centralità dell’istruzione da sostenere finanziariamente."

Le richieste

I sindacati chiedono al nuovo esecutivo:

  1. l’apertura del negoziato per il rinnovo del contratto,  reperendo le risorse già nella prossima legge di stabilità;
  2. il pagamento degli scatti di  anzianità 2012 e i relativi arretrati; 
  3. la defiscalizzazione delle retribuzioni e delle pensioni;
  4. la concreta attuazione dell’organico funzionale previsto dalla   legge;
  5. la valorizzazione complessiva del sistema scuola con riferimento anche a quella professionale ed economica di   docenti, dirigenti, ATA;
  6. la soluzione del problema degli inidonei.

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