I bambini e la sindrome della campanella
Gli esperti la chiamano 'Sindrome della campanella', l’insieme di disturbi e di malanni di stagione legati all’inizio delle scuole e ai primi freddi: raffreddore, tosse, mal di gola, qualche linea di febbre.
Eugenio Baraldi, dell' Unità di Pneumologia e Allergologia Pediatrica Dipartimento Salute Donna e Bambino dell’Università di Padova, spiega che il primo episodio di malattia si presenta già dopo due o tre settimane di scuola.
Gli esperti la chiamano 'Sindrome della campanella', l’insieme di disturbi e di malanni di stagione legati all’inizio delle scuole e ai primi freddi: raffreddore, tosse, mal di gola, qualche linea di febbre.
Eugenio Baraldi, dell' Unità di Pneumologia e Allergologia Pediatrica Dipartimento Salute Donna e Bambino dell’Università di Padova, spiega che il primo episodio di malattia si presenta già dopo due o tre settimane di scuola.
Un bambino che frequenta l’asilo o la scuola primaria viene colpito frequentemente da infezioni respiratorie causate da rinovirus o virus simili con il classico 'respiro a fischietto'.
Come curare il bambino colpito da un disturbo di questo tipo? Inutile tenerlo chiuso in casa, ma nemmeno è indicato rimandarlo a scuola immediatamente o con sintomi ancora persistenti, meglio proteggere sia la sua salute che quella dei compagni.
Dagli esperti consigli a mamma e papà
1) Fai attenzione se tuo figlio soffre spesso di tosse, raffreddore, respiro “a fischietto”.
2) Pensa se tuo figlio inizia a riammalarsi subito dopo la ripresa della scuola e fai il conto di quante volte l'anno scorso è rimasto a casa per questi disturbi.
3) Dopo un episodio di malattia non riportare subito il bambino a scuola ma lascialo qualche giorno convalescente a casa.
4) Fai caso se dopo uno sforzo (un pianto prolungato, una risata, una corsa affannosa o anche semplicemente quando gioca vivacemente con i suoi amici) respira "a fischietto".
5) Evita che la cameretta diventi fonte di eccessiva esposizione ad allergeni: limita peluche, tende e tappeti; intervieni su materassi e cuscini con appositi tessuti di protezione; controlla che non compaiano muffe sulle pareti; scegli materiali a bassa emissione di inquinanti chimici per arredamento e finiture.
6) Fai attenzione al fumo passivo e anche a quello di 'terza mano'. Arieggia gli ambienti a lungo se qualcuno ha fumato e non prendere in braccio tuo figlio dopo aver spento la sigaretta, gli elementi nocivi restano nell'aria, sui tessuti.
7) Aiuta tuo figlio a scegliere uno sport adatto alle sue caratteristiche: in ogni caso il movimento è utile per la salute dei bambini e per il loro sviluppo. Non è necessario eccedere nella spinta verso l'agonismo ma è importante che il bambino trovi gratificazione nell'attività fisica.
8) Attenzione alla bilancia! Il sovrappeso e l'obesità sono nemici dei bambini. E possono influire negativamente anche sulla respirazione.
9) Scegli la dieta mediterranea, ricca di pesce, vegetali, frutta, verdura, grano e olio extravergine di oliva e consulta il tuo pediatra per valutare un’adeguata integrazione in vitamina D.
10) Segui con scrupolo e con costanza la terapia che ti consiglia il pediatra, anche in assenza di sintomi. Aiuta a prevenire episodi più seri.